244 RELAZIONE DI FILIPPO 11. ranno forse centomila scudi. È di età d’ anni quaranta in circa, sottoposto al male di tremor di cuore, tenuto di natura buono ed amorevole, e fa spese grandi. Tiene per fine l’onore, e ha un procedere così modesto, che avanza in questa virtù non solo tutti quelli della corte , ma quasi tutti li signori spagnuoli. È ancora mansueto, placido, non invido, ed essendo tanto superiore al signor Ruy Gomez, non ha fatto mai segno d’invidiare il ben suo , anzi tra loro due è così buona intelligenza, ch’egli comporta vederlo prima adoperalo nel secreto, e Ruy Gomez veder esso in pubblico con la lesta coperta avanti S. M., avendo tale privilegio come uno dei grandi di Spagna, ed egli starsi con la berretta in mano. È di mediocre intelletto, si diletta di farsi leggere ogni libro che gli è ricordato, quando lo può fare, ed ascolta volentieri i ragionamenti d’ogni uomo di qualità. Non ha esperienza de’negozi di stato, nè dell’armi, nè della materia de’ denari, ma è ben inclinato ad intendere ; e conoscendo veramente quello che importa al re d’ aver amici di momento, stima le cose di Vostra Serenità estremamente, e di lei parla con somma riverenza. È amato da S. M. sopra ciascuno dopo il signor Ruy Gomez , in assenza del quale faceva 1’ ufficio principale, operando discretamente e dando soddisfazione in tutto ciò che gli era possibile. Di Don Bernardino di Mendoza, potendo egli esser tanto conosciuto dalla Serenità Vostra e dalle SS. VV. EE. pèr essere stato otto mesi in questa città nel tempo che Don Diego suo fratello era ambasciatore dell’ Imperadore, dirò solamente eh’ egli è in opinioni? di tutti coloro che seco negoziano di essere naturalmente mal uomo, e che nella parola e promissioni sue non si possa avere l’animo riposato; e siccome nel mangiare e nelle cose veneree è continente molto, così è molto intemperato ed audace nei suoi desiderj, ed avarissimo oltre misura; ed è da tutti credulo che abbia per oggetto il ritrarre quanto più può dal re ,