76 RELAZIONE D’ INGHILTERRA con autorità regia dà sommaria espedizione alle cause che gli pare che meritino essere suffragate dalla sua autorità, la quale si può dire che sia per supplemento alle leggi : e poiché è occorso di parlare di Sua Signoria Reverendissima, essendo quello che governa al presente non solo questa parte, ma che è di maggiore autorità d’ogni altro appresso S. M., non sarà fuori di proposito che la Serenità Vostra intenda il suo stato : Egli si addimanda Stefano Gardiner, dottore di legge, nato di padre assai mediocre, ma per la sua virtù fu carissimo al re Enrico Vili, e da lui fu mandato più fiate per ambasciatore, e fra le altre a Papa Clemente per trattare il divorzio con la madre di questa Maestà, al quale lui l’esortava, ma non avendo assentito alla alienazione dalla chiesa cattolica cascò alquanto dalla grazia del Re, e dopo la morte sua non avendo mai assentito alle cose del sacramento , fu posto in Torre, dove è stato per sei anni. Ma come la Regina giunse in Londra, fu cavato subito di Torre e datogli il grado di Gran Cancelliere; e la grazia che egli si è acquistata con S. M. principalmente è causata per essere stato ottimo ministro nel ridurre lo stato della Religione nel termine che ora si ritrova. Il governo delle cose di Stato è tutto in mano del Consiglio di S. M., il quale al presente è circa di numero quaranta, sebbene sotto li altri re al più non sono passati venti; ma essendo stato tutto il Consiglio del re Edoardo complice nel far proclamare madama Giovanna regina, e per ciò essendo caduto in ribellione, onde S. M. si creò un nuovo Consiglio, pure dopo giunta in Londra, avendo perdonato ai ribelli, aggiunse al nuovo la maggior parte di quelli che erano stati del predetto Consiglio del re Edoardo. Il modo del loro negoziare è, che avendo li principali signori le loro stanze nello stesso palazzo dove abita S. M., dove anco dormono alcuni di loro, non la lasciando mai sola,