240 RELAZIONE DI FILIPPO II. Tiene Sua Maestà per 1’ ordinario due Consigli, 1’ uno di stato, 1’ altro di giustizia. Quello di stato ha sei consiglieri , che sono il signor Ruy Gomez , il conte di Feria , don Bernardino di Mendoza, monsignor d’Arras, don Antonio di Toledo e don Giovanni Manrique. Questi si riducono nel palazzo in una delle camere di Sua Maestà, ma alle volte in alcuna del signor Ruy Gomez, la mattina da tredici ore fino al mezzo dì, e dalle due dopo pranzo fino venuta la notte in questi tempi , e l’inverno fino alle sei e sette. Delli quali narrando io diverse qualità, la Serenità Vostra e le Signorie Vostre Eccellentissime verranno in cognizione del grado di prudenza che sia in esso Consiglio. Il signor Ruy Gomez è di nazione portoghese della casa di Silva assai nobile, e suocero suo è il duca d’ Evoli, ed egli è conte di Melito. Ha tre carichi, di somegliero di corpo, di consigliero di stato, e di contator maggiore, ma il titolo principale che gli vien dato è di Rey Gomez e non Ruy Gomez, perchè pare che non sia stato mai alcun privato con principe del mondo di tanta autorità e così stimato dal signor suo come egli è da questa Maestà. L’origine di questo amore nasce dall’ essere stata la madre sua nutrice del re, ed egli paggio dellTmperadore e sempre allevato con Sua Maestà Regia, ed essere già stato condannato dall’ Imperadore a morte per aver dato inavvedutamente sopra la testa al re quando era putto, che s’interpose fra lui e un paggio, e fu liberato a prieghi di esso re (1). Avvenne poi, non so per quale occulta cagione, che l’Imperadore gli fece intendere che si dovesse partire dal servizio del serenissimo suo figliuolo sotto pena della disgrazia sua, ed egli obbedì. La qual deliberazione mise il re in così grande affanno d’ animo, che pareva che fosse per menar la vita sempre in mestizia senza di lui; onde l’Imperadore molto tempo (1) Altri codici dicono della imperatrice.