S8 RELAZIONE I)’ INGHILTERRA Di tulio il regno d’Inghilterra potrebbe Sua Maestà assai facilmente, siccome altre fiate si è veduto, mettere insieme cento mila persone pigliando alla rassegna quelli che fossero giudicati buoni per la milizia e che di spontanea volontà vi andassero. Ma in ogni bisogno di guerra non si costuma prendere alla rassegna ogni sorta di gente e di ogni paese, ma quelli che sono più alla fronte del bisogno. Oltre questo modo, si usa comandare alli Signori che mettano insieme quel numero di genti che fa di bisogno, il che si usa quando li re non si fidano di ognuno; ed il terzo modo di ammassar gente è quando venisse occasione che gente forestiera alla sprovvista invadesse il regno, ovvero che si sentisse qualche inopinato moto delle genti paesane, che allora , essendo certi luoghi eminenti in tutte le ville con alcuni lanternoni, vi si mette il fuoco in cima, e come questo segno appare in alcuna parte, tutti li luoghi circonvicini fanno il medesimo, e le genti concorrono al primo segno, onde in breve spazio si fa la massa grande con opportuno rimedio ed aiuto del regno. Delle genti predette si farebbero circa quindici mila cavalli, ma non ne hanno dei paesani buoni per la guerra, e di forestieri non ne hanno molti. Le armi che usano sono una lancia, e non avendo molta comodità d’arme addosso, usano per lo più armarsi con giubboni di piastre, con camicie di maglia colla mezza lesta, e spada. Il resto saria di gente a piedi, della quale usano quattro ordini; il primo, che di numero e di valore è assai migliore degli altri, è di Arcieri, nelli quali consiste tutto il nerbo dei loro eserciti, essendo quasi per natura lutti gl’inglesi valentissimi arcieri, intanto che non solamente in ciò si esercitano per loro piacere, ma anco per poter servire il loro principe, onde spesse fiate hanno dato le vittorie agli eserciti (1). Il secondo ordine è dei fanti, che (1) Vedasi la noia seconda a pag. ìi della precedente Relazione.