460 RICORDI SULLA SPAGNA abitanti l’abbandonano , recandosi a San Lucar a respirare l’aria marina. La popolazione della Spagna si stima ammontare a tredici o quattordici milioni : pochissima rispetto alla sua superficie , che ne comporterebbe tre volte più. Causa di così scarso numero di abitanti possono, ritenersi le guerre europee sostenute nei tempi della sua grandezza — la scoperta dell’America — la cacciata dei Mori e degl’israeliti — l’esteso celibato religioso — infine le guerre nazionali e civili del presente secolo. Le idee ed i bisogni moderni non penetrarono in Spagna se non parzialmente in alcune delle classi elevate della società, e più specialmente a Madrid e nelle città marittime : nelle classi popolari nulla affatto : e può ritenersi che il carattere nazionale non subì alterazioni sensibili, se non in quanto 1’ ultima guerra civile e l’azione del sistema rappresentativo vi hanno indebolito alcun poco il prestigio dell’autorità politica e clericale , le quali però continuano ad essere tuttavia generalmente riverite. 11 carattere nazionale conservasi tuttora nobile, leale e robusto ; e meno ' poche eccezioni è ancora, colle sue buone qualità e con i suoi difetti, quale si riscontrava avanti la rivoluzione francese. Conseguentemente i costumi non hanno subito sensibili modificazioni, nè sonosi ingenerati nuovi bisogni onde venisse ad alterarsi la semplicità del vivere. A conferma di queste asserzioni potrebbonsi riferire non pochi fatli. Le abitudini e gli usi della vita spagnuola sono alquanto diversi dai nostri, nè a noi potrebber sempre aggradire. La loro caratteristica è la semplicità. Lo Spagnuolo in generale non ama lo straniero , e particolarmente il Francese e l’inglese : il primo perchè volle rapirgli l’indipendenza nazionale ; il secondo perchè validamente l’ajutò a difenderla : ambedue offesero la sua orgogliosa fierezza, e forse più l’inglese che il Francese. Nella vita privata lo Spagnuolo è generalmente di animo]ele-vato, probo e schietto ; nella pubblica spesso si mostra intrigante , ed avido del pubblico danaro. Dotato di vivace ingegno, è spesso destituito di vera e soda istruzione; è grave, poco socievole, e ripugnante ad esprimersi