122 RELAZIONE DEL HE DE’ ROMANI lerabile, il perché, quando altro non fusse, simil gente non può essere mantenuta che per tre o quattro mesi; il che è di supremo danno ed impedimento a chi vuol far una ben pretesa guerra, perchè è disperata cosa il dire, se in quattro mesi non vinco l’inimico, il che rare volte avviene, bisogna che da me stesso mi rompa; onde non è da sperar mai che Germani possino sostentar una guerra, non solo di trenta ovver quaranta mesi, come questo Stalo ha sostenuto, ma nè anco per tre o quattro. Assettate molte difficoltà e deliberato il modo d’espugnar Pest, bisognò provveder di denari alli Alemanni, che già fin da principio cominciavano a mancare; onde fu forzata S. M., di quelli pochi che doveva spender in altro, prestar cento mila fiorini al Marchese, onde molte cose alle quali era obbligato il re cominciarono andar in disordine, e da questo seguì la discontentezza delli Stati dell’impero. E però questo fra gli altri è grandissimo contrario , che hanno le forze dipendenti da molti signori , che come uno manca in qualche parte, li altri si fanno lecito mancar in molte più , sì come in molte prove anco questo Illustrissimo Dominio può aver conosciuto. Finalmente assettate le cose al meglio che si potè, come ho detto, cominciò l’esercito a dì 7 di luglio a camminare, e andò tanto avvertitamente, che senza aver timore di nemici consumò giorni sessanta a far 35 leghe, che sono da Vienna a Pest. Il resto dell’esercito giunto a Pest fu più di 30 mila Lanzi, 5 mila Reiter, 14 mila cavalli Ungheri benissimo all’ ordine, 500 leggieri Italiani del marchese di Marignano, 2 mila guastatori Boemi, e circa 5 mila uomini sopra l’armata, che in tutto erano intorno a 62 mila (1): nè è da creder che fossero manco perchè poche prove abbian fatto, perchè dalli Ungheri e Italiani in poi, il resto era un (1) Il conio non torna, ina ponendo che stia bene il totale di (¡2,000, la mancanza che emerge di 5,500 é forse da compensarsi con quel piti che l’oratore appone al novero di 30,000 lanzi.