1)1 MICHELE SORIANO 361 la trovò tutta mutata, e fu data la colpa al Cardinal Polo, che per non essersi comunicata la cosa prima con lui, avesse fatto officio contrario. Era quel cardinale d’una singoiar bontà comprovata in tutto il tempo della vita sua con li costumi e con la dottrina, e non metteva il suo studio in altro che nel confermar quel regno nella religione cattolica, e mantenerlo quieto ; onde conoscendo che quella sorella doveva succedere nel regno, e che per non lasciarla ricascar nell’ eresia, in che era nata e nodrita, bisognava darle un marito che fosse cattolico, e che avesse autorità seco, non poteva pur pensare d’impedir quella pratica, perchè averia fatto contro il principal suo disegno. Ma fu data quella imputazione a lui, per essere stato sempre sospetto nella corte dell’imperatore e del Re, e perchè avendo suprema autorità nel regno, non ha mai voluto usare niuna via estraordinaria, come desideravano gli Spagnuoli, per fare il Re signore assoluto; tanto che parlando un giorno con me monsignor d’Àrras del cardinale disse, che non intendeva nè sapeva niente di cose di stato e di corte , e che non era buono in quel regno nè per consiglio, nè per governo. E perchè è costume delli Spagnuoli , quando non possono o non sanno condurre ad effetto un lor bisogno , sospicar sempre che qualcheduno, che doveva aiutarli, gli abbia impediti, venne imputato a quel santissimo ed innocentissimo uomo, non quello che ha fatto, ma quello che averia potuto, quando avesse voluto (1). Non si potendo adunque condurre a fine allora questa pratica, si scorse così fin che la regina aggravò nel male, e fingendo l’occasione fu mandato il conte di Feria in Inghilterra per rinnovarla, con ordine espresso, che avendo la volontà della regina, o non l’avendo, facesse in modo che quest’altra conoscesse il (1) Nota il sig. Mazio : « Giustissima é la difesa che il Soriano fa in questo luogo, di Reginaldo Pole o Polo cardinale celebratissimo, e fermo sostegno della religione in Inghilterra ». Voi. Vili. ili