DI MICHELE SORIANO 365 in pregiudizio delle immunità di quel regno. Nell’ accrescere i dazj vecchi, e metterne de’ nuovi, che è il secondo modo di trovar denari, vi è sempre qualche difficoltà, eccetto quando si può mostrare con qualche apparenza che non s’ aggravino quelli del paese, ma forastieri solamente, come fu in Sicilia l’imposizione delle tratte , ed in Puglia la nuova imposta sopra li olj che sono portati in paesi alieni, e cose simili : e benché ogni sorte di gravezza torni finalmente anco in danno del paese , però quando il danno non è cosi evidente, e il benefizio è universale, i popoli non hanno ardire di far resistenza: ed in questo giovano molto le sottilità de’ fiorentini (1), i quali sono fatti a tutti odiosi per tal causa. È nuovamente comparso alla corte un Giovanni Leonardo da Benevento, il quale ha ricordata al re una provisione nuova sopra il sale, che non dà alcun danno ai popoli e porta grande utilità a S. M. ; perchè tutto il sale che si adopra nelli Paesi Bassi è condotto di fuori, e si suole ricevere in Zelanda in certi ridotti, che per antichi privilegi erano di alcuni particolari, i quali pagando il sale a cui lo conduceva, lo rivendevano poi ad altri per poco prezzo, contentandosi di guadagnare solamente tanto che bastasse per la spesa dei luoghi e pel suo trattenimento, e quelli altri 1’ andavano poi conducendo di luogo in luogo con molto loro guadagno , imponendogli il prezzo secondo il parer loro. Ora il Benevento ha ricordato al re, che compri le ragioni di quelli particolari, e riceva il sale per suo conto, e lo faccia dispensare da’ suoi ministri di luogo in luogo ad un prezzo limitato ; e trova che vendendolo anco per manco di quello che si suol vendere , ne caverà ogni anno di entrata ferma più di cinquecento mila ducati. E per inviar la cosa in questo principio, i stato dato 1’ appalto (I) Altri codici dicono degli Spagnuoli.