162 RELAZIONE DEL HE DE’ ROMANI la Transilvania, ohe aveva renunziata. Quante volte abbia chiamato il Turco ; come ella sia stata causa eh’ egli abbia acquistato la maggior parte di quel regno ; come essa tenga continua pratica con quello e col re di Francia; come li ribelli di S. M. ricorrino a lei ; e come per lei si tenga divisa 1’ Ungheria, che è certa causa della total rovina di quel regno, e d’ incomparabile danno „ del re de’ Romani, è notissimo alla Serenità Vostra; ma con tutto ciò avrebbe il re a caro , per manco suo disavvantaggio , poter trovare qualche via di aver lei e il figliuolo più presto per amici che per inimici. La regina Bona, madre della regina Isabella, è stata quella, come ognun dice, che ha sempre consigliata e incitata la figliuola di procedere nel modo che ha fatto; però sapendo il re eh’ essa poteva ragionevolmente dubitare dell’ animo suo, nel passare eh’ ella fece per Vienna nella sua venuta in Italia, per non mostrar alcun segno di malevolenza, cercò di usarle ogni dimostrazione di cortesia; e per assicurarla nelli conviti che le fece , innanzi che le desse cosa alcuna da mangiare, ne toglieva prima per sè; onde la regina, per altro tenuta per donna di somma avarizia e miseria, usò la pariglia donando quella così grande ed insolita liberalità che io scrissi, per rispondere, come alcuni dicevano, a quella cortesia, ch’ella conosceva di non aver meritato. Col re di Polonia si potria credere che il re de’Romani avesse buona intelligenza perchè egli ebbe la maggiore, e ora anco ha un’ altra figliuola di S. M. per moglie ; ma chi sa la mala compagnia che fece alla prima, e la non buona che fa alla presente, dubiterà che nell’animo del re de’ Romani non sia molto buona sodisfazione di lui, oltra che averia potuto, se avesse voluto, disconsigliare la regina Isabella sua sorella ed impedirla in ritolte cose. Vi sono ancora molte altre cause che non giovano punto ad una ferma amicizia, come che il re di Polonia faccia al presente guerra alli Livoni, che doveriano essere sotto 1’ Impero, e