354 RELAZIONE DI SPAGNA nelle forze delle armale, è provvisto con le fortezze e con la milizia, e si provvederla più sicuramente con l’armata, eseguendosi quell’ordine che ho discorso del regno di Napoli. Le fortezze sono quasi tutte dalla costa di levante, che è più pericolosa, perchè è tutta piena di porti, ed è più importante perchè è più fertile, più ricca e più abitata, onde da questa costa principia la fortezza di Messina, importan-lissima per il porto e per la vicinità della Calabria, e perchè è quasi la chiave che congiunge la Sicilia col regno di Napoli ; e benché sia un mal sito da fortificare per esser fra mezzo i monti che li sono a cavaliere da ogni banda , però D. Ferrante Gonzaga ardiva dire, che era la più bella e più perfetta in ogni sua parte, che avesse l’Imperadore in tutti i suoi regni. Segue poi Catania con Siracusa al mare , e Leontino fra terra, che impedisce le offese che possono esser fatte al porto d’Agosta, perchè il castello d’Agosta è piccolo e senza fianchi, e non potria resistere contro un’armata reale che l’assaltasse. E quando fosse fatto un altro forte sopra Capo Passaro, che è nel fine dell’isola, saria difesa tutta quella parte. La costa di tramontana è similmente sicura per il detto rispetto, e perchè è tutta montuosa ed aspra, e quelli due porti che ha, Palermo e Trapani, sono assicurati dalle fortezze. La milizia ordinaria è mille cinquecento cavalli leggieri del servizio militare del regno, e li fanti spagnuoli che guardano le fortezze ; e benché per questa causa la corona ha poca spesa, però ne ha tante altre, parte ordinarie, com’è l’interesse delle entrate vendute, il pagamento de’governatori, ufficiali ed altri provvisionati, lo stipendio di dodici galere e delle guardie delle fortezze, parte estraordi-narie, ma continue, come la spesa della Goletta, de’biscotli de’soldali, de’fermenti comprati in altre parti, e mandati a pagare in Sicilia , che non solamente consumano 1’ entrate