DI FEDERICO BADOERO 191 guerra, attendono a sonar piferi, a giuocare a carie e a dadi ed a bere; e tanto spendono in questo, che per non avere da vestire si muoiono poi di freddo. Nelle scaramuccie non vagliono, perchè li strattagemmi non sono lor noti, ed è facile agl’ inimici far loro insidie, per esser di corpo grave e per vestir calzoni troppo lunghi e larghi, che impediscono l’inseguire ed il fuggire. Marciano bene per il largo e per lo stretto, e per ogni sorte di strada, ed entrano lino nel fango per non rompere i disegni ; e quando sono per combattere mostrano valore, se hanno una testa Italiana che comandi. Stanno saldi alle difese in compagnia serrati e stretti, e già molti anni erano in tal reputazione, che piuttosto che tirare il piede addietro si lasciavano tagliare a pezzi tutti, ma ora non sono cosi stimati. Sono però buoni negli ordini di squadroni, e da sè stessi si pongono si facilmente in ordinanza, che pare che portino ciò dal nascimento loro. Vagliono ancora nell’ adoprare la picca e lo spadone , ma nel tirare d’ archibuso delle cinque volte fallano le quattro, e se loro viene interrotto il primo disegno, si vede che, non sanno prendere alcun partito, come disse l’Imperadore, che giunto a Sua Maestà il presidio del conte di Buren, i protestanti non seppero far niente. Se poi sono volti in fuga, mai più si rimettono, nè hanno discorso per trovar parliti da difendersi in una terra, onde avviene che si rendono il più delle volte per ogni piccol dubbio che abbino ; al che li induce la viltà, e non quella ragione che dicono, esser ciò lecito quando si stimi che la terra può esser presa. Fanno però passare per le picche chi nel tempo delle sentinelle sia addormentato; e a dare assalti non sono buoni, ma ben valenti guastatori. In questo son degnissimi di lode,che non solo negli eserciti loro hanno un libro d’ordini, ma in ogni privata compagnia; e il giudice degli errori loro è il boia; dal che nasce il poco amore e il molto timore, e non può un colonnello perdonare ai falli, ma deve ricercare il Generale.