DI FEDERICO RADOERO 245 e che per sè, per li figliuoli e per li parenti quasi faccia servizio al signor Ruy Gomez, sebbene è di natura alterissimo e molto invidioso. Ha ingegno grande , e nelle cose della milizia marittima è di molta esperienza, ed assai bene intende la materia del denaro. È ristretto in far ricompensare i servidori di S. M., e largo in far punire ogni piccolo errore ; è poco estimatore del benefizio che nasce dai buoni ordini, e non crede al benefizio che a S. M. può seguire dall’ amicizia di molti signori, ma tiene conto solamente di alcune cose principali, e di quelle della Serenità Vostra parla invero con molto rispetto, e usa di dire che le è obbligato per le cortesie ed onori ricevuti in questa città. Di monsignor d’Arras, per non ritrovarsi nel luogo principale con S. M. Regia come era con la Cesarea, ed essendo tanto note le parti sue di esser dotato di alto ingegno, di posseder tante lingue, d’esser tanto esperto nella cognizione degli stati, non mi par necessario se non di dire che del non servir esso per primo ministro, è stato cagione il perfetto amore che porta S. M. Regia al signor Ruy Gomez; ond’egli ciò dalla lunga prevedendo, si è a poco a poco andato ritirando , nè mai va al consiglio secreto, se non è addimandato, il che rarissime volte avviene, tra perchè egli non fu d’ opinione che s’incominciasse la guerra con il Pontefice, tra perchè si lasciò intendere di non potere per le leggi canoniche consigliare contro la Santa Sede; ma come consigliere che è de’ Paesi Bassi si adopera, e non si parte da quelle maniere che teneva nel servizio dell’Im-peradore, mostrando come avvedutissimo che non si avvegga di esser quello che è a differenza di quello che fu , nè che altri di ciò si accorgano. Fa la tavola sua ordinaria, e vive onoratamente , e lo può fare, avendo tra 1’ entrate temporali che si trova nella Borgogna , e quelle del vescovado con altri beneficj, diciottomila scudi l’anno, e