lo RELAZIONE d’ INGHILTERRA di faccia onesta ; è da bene, giusta , piena di bontà e di religione; parla spagnuolo, fiammingo, francese e inglese; è amata dagli Isolani sopra ogn’ altra che vi fusse ; ha da quarantacinque anni, e da trenta è nel Regno dall’ epoca del primo marito. Ebbe col presente Enrico due maschi e una figlia ; il primo dopo sei mesi mancò, il secondo appena battezzato dietro all’ altro se ne gì : restagli sola la figlia d’ anni sedici (1), bella, graziosa e virtuosissima principessa , niente alla madre inferiore. V’ è poi un figlio naturale avuto dal Re colla moglie che fu di un suo barone, la cui aspettazione promette assai, tanto al padre s’ assomiglia. In questo ottavo Enrico Iddio insieme congiunse la bellezza del corpo con quella dell’ animo, che rende stupore non che meraviglia ad ognuno (2). Chi non piglierebbe ammirazione a vedere in così glorioso Principe la grandezza della persona tanto al corpo proporzionata, che dà segno manifesto di quella intrinseca maggioranza d’ animo , che in lui continuamente soggiorna? Egli è di faccia angelica 11011 che bella, ha la testa cesarina e calma , usa la barba contro il costume Inglese. Chi non stupirebbe contemplando la singoiar bellezza del corpo accompagnata da una gagliarda ed agevolissima destrezza a qualunque esercizio atta? Sta a cavallo bene, lo maneggia meglio, giostra e porta la lancia benissimo, tira il ferro e 1’ arco maravigliosamente, giuoca alla palla destrissimamente. E se la natura in gioventù 1’ aveva dotato di tanti doni singolari , non fu punto egli freddo in adornarli, conservarli e augumentarli con ogni industria e fatica , parendogli essere cosa monstruosa in un principe par suo non reggere il corpo alle (1) Che fu poi la regina Maria. (2) Poco più tardi l’Oratore non sarebbe stato cosi corrivo nella lode dell’ animo di Enrico Vili. Lo stesso Hume dice di lui che la sua tirannide e barbarie lo escludono da ogni diritto alla riputazione di buono.