186 RELAZIONE 1)1 CARLO V. per li loro gran disordini nella crapula succedono per lo più malattie fredde di stomaco e d’intestini, e quella loro infermità universale della gotta; e le febbri loro sono per il più quotidiane. In ogni città si trova buon numero di cittadini, e li più antichi custodiscono con tanta religione i privilegj loro, che niuna nazione più ; e perchè pochi si degnano di fare alcuno esercizio a sostentamento delle facoltà loro , nasce eh’ ei sono poveri, e gli altri bene accomodati. La parte bassa è più abitata dell’ alta, e nelle terre marittime le abitazioni sono cosi piene di famiglia, che appena le persone vi possono capire: l’alta, con tutto che sia bene abitata, potria esserlo assai più ; tuttavia si fa giudizio che detta provincia abbia più anime che la Francia e la Spagna insieme, ma a proporzione meno dell’ Italia. Ha questa provincia in sè di quelle parti le quali sono in ciascuno desiderate, come d’ essere forte per natura, essendo nel più de’ luoghi tale, che i nemici possono difficilmente entrarvi, perchè ha monti assai, passi aspri e stretti, strade sassose, boschi e selve grandi, e molti e grandi fiumi, rivi, stagni e paludi. Dalla parte d’Italia il sito è forte per le montagne de’ Svizzeri, Grigioni, Tirolo e Carinzia ; da quella d’Ungheria per quelle d’Austria; potriano però per la Moravia passare i Turchi, prendere Ratisbona, ed occupare i boschi e le pianure della Baviera e Svevia, e a Vienna levare le vettovaglie, che per li fiumi Eno e Danubio vi sono portate. Verso la Francia vi è poi il Reno , il quale da una riva all’ altra ha gran monti ; e da quella di Fiandra vi sono gl’ impedimenti dell’ acque. Quelli del paese al-l’incontro non hanno tante difficoltà ad uscire, perchè delle dette cose poche sariano a loro contrarie. Quanto poi a’ luoghi forti, ponendo per caso che trecento se ne ritrovino tra città, terre e castelli, ne possono essere di fortificati cento cinquanta , e di questi cento al-