234 RELAZIONE 1)1 FILIPPO II. aggravargli la coscienza , ne’ quali casi ha fatte le deliberazioni diverse da quelle che era consigliata di fare, e pare che per natura sia disposta al bene, e nella compartizione degli onori ed utili a chi la serve è più tosto giusta di volontà, che giudiziosa in farli degni secondo i meriti loro, come si è veduto dopo la rinunzia avuta degli stati; nè si è inteso che Sua Maestà sotto alcuna condizione abbia fatto alcuna promessa a mercanti o ad altri, che a quella per mancamento della volontà sua non siano seguiti gli effetti; ed ha levati de’ ministri, come Giovanni de Yega di Sicilia e altri da altri luoghi, dove avevano avuto molti anni il governo con mala soddisfazione de’ popoli. Come la natura Via fatto Sua Maestà del corpo debole, cosi 1’ ha fatta d’ animo alquanto timido ; il che si è compreso da alcuni segni nel movimento della guerra col pontefice e re di Francia. E quanto alli effetti della temperanza, ella eccede nel mangiare qualità di cibi, e specialmente intorno pasticci, e nelli piaceri delle donne è incontinente, prendendo dilettazione di andare in maschera la notte anco in tempo di negoziazioni importanti, e sente molta dilettazione di vari giuochi. Della sua liberalità è cosa chiara che ella è grande, e gli esempi verso ogni condizione di persona, e specialmente Spagnuoli, si sono intesi nel tempo che sono stato nella corte quasi ogni giorno ; e quel di più che ella non dà è per più non potere; le spese però che fa nei vestimenti della sua persona, negli ornamenti della casa e camera, e nelle livree, non appajono magnifici. Veste fuori di casa cappa e saio per il più, e alcune volte robette alla francese, con bottoni e penne alla berretta. Nel primo passaggio di Sua Maestà di Spagna per Italia, Germania e Fiandra era stimata superba e troppo cupida di essere coadiutore nell’ Imperio ; ma ora è comune opinione ch’ella abbia in sè tutta quella umanità e modestia che dir si possa ; e fa professione , parlando con tutti