168 RELAZIONE DEL HE DE’ROMANI 40 mila ; ma li Grisoni non ne sogliono far più di 18 mila in casa e 9000 fuori. Quando vogliono fare qualche pubblica deliberazione la fanno per Diete, e se si tratta di andar a servire qualche principe, esso paga le spese di dette Diete. Li Grisoni quasi tutti sono di religione Zuingliani, ma de’ Svizzeri alcuni cantoni sono Zuingliani, alcuni cattolici, ed alcuni medii; e per levar le occasioni delle guerre , che per questa causa hanno avuto tra loro, si sono accordati in modo che per conto di religione non si debba più pigliare l’armi, ma lasciar vivere ciascuno a modo suo. Verso l’imperatore il re ha fatto sempre ogni dimostrazione di amorevolezza, riverenza ed osservanza, chiamandolo fratello e signore, e in ogni tempo facendogli singolari benefici, perchè ho sentito raccontare in quella corte , e parte dal re Massimiliano, che li due mila fanti e trecento cavalli, che mandò a sue spese in Italia l’anno del 24 ( secondo Venezia), diedero principalmente la vittoria ad Antonio di Leva contra il re di Francia, che allora restò prigione , e furono causa della conservazione dello stato di Milano; e gli ha lasciato il re continuamente e fino a questi tempi cavar gente dalli suoi paesi, non avendo rispetto al proprio bisogno ed interesse. Nel muovere che fece il re 1’ armi del 46 contra i paesi del duca Gio. Federigo di Sassonia, in tempo che l’imperatore si trovava aver contro il floridissimo esercito dei protestanti, diede occasione ad essi protestanti di dividersi per andare a difendere le cose proprie, che fu causa della vittoria dell’ imperatore così nobile ed inaspettata. Quando Maurizio 1’ anno del 52 fugò 1’ imperatore, il re lo ricevette nel li luoghi suoi, e dimenticandosi dclli propri interessi di Ungheria e di Transilvania, avendo massimamente allora contra un potente esercito di Turchi, non ad altro attese tutta la estate che a far viaggi, correre e affaticarsi fino che accordò e quietò Maurizio.