442 RELAZIONE DI FRANCIA vaio a più guerre, nè sialo in più pericoli di lui. E per la verità, è grandemente laudato per comune testimonio, quando è su la guerra, per animoso, vigilante e faticoso, e piuttosto flemmatico, che parerà ammirabile in un francese, punto collerico, senza persuadersi o riputarsi niente (1). Di cattivo poi ancor lui ha Tesser strettissimo con li soldati, e con ciascuno gran promettitor di parole, e con una lunghezza, quando pur vuol servire, che non viene mai a line. Consistendo dunque tutta la grandezza e fondamento di questa casa sopra questi due, non occorre dar relazione degli altri fratelli, come quelli che convengono assolutamente dipendere dalla fortuna di questi (2). Ma avendo fin qui parlato di quello che ho giudicato più degno d’essere inteso, così dell’esser del regno come della qualità del governo, resta che per finire parliamo di quella parte che appartiene all’ intelligenza de’ principi. Del Papa adunque, che per dignità è il primo in ordine sopra questo (3), come principe temporale, per lo stato che pos- (1) Brutto modo di esprimere che non era vanaglorioso. (2) « La famiglia dei Guisa (alla morte di Enrico II) olire all' essere » doppiamente congiunta al reai sangue di Francia per lina nipote, sposa di » quel re stesso del governo del quale si contendeva, e per un nipote co-» gnato al medesimo e principe sovrano della Lorena , si componeva di sei » fratelli ed una sorella, tutti insigniti di dignità e carichi principalissimi ; >• l’uno, Francesco, presente duca, celebre per i più grandi servigj che da » secoli si fosser resi alla Francia, la difesa di Metz e la presa della città di » Calais, un altro cardinale di Lorena, un altro cardinale di Guisa, un altro » gran priore di Malta, un altro nominato alla condotta dell’ esercito di Pie-» montr, un altro comandante generale delle truppe francesi , spedite per » condizione del parentado in Iscozia : e la sorella regina reggente di que-» sto ¡stesso reame ; avendo di più il Duca in suo governo tutte le forze » militari del regno , il cardinale di Lorena le finanze, e il gran priore le » flotte; e per ultima confermazione di autorità godendo all’estero i Guisa » la grazia della parte cattolica di tutta Europa, e nell’interno il rispetto » universale del popolo , cresciuto dalla memoria del recente favore del re » defunto ». Eugenio Albèri, Vita di Caterina de’ Medici, par. IV. (3) Cioè in quanto principe spirituale.