1)1 LODOVICO FALIER 17 so (1), il quale le fu sempre tributato sino al regno di Giovanni - Conte d’Ossonia (2), che successe a Riccardo suo fratello (3) già anni trecento (4). Costui fu in tutto contrario ad Ali-dolfo, il quale arricchì la Romana Chiesa, e questo la spogliò dell’entrate tutte, per la qual cosa fu dopo alcune ammonizioni escomunicato da Innocenzio III, e privo del regno; nella cui successione elesse Sua Santità il Cristianissimo Filippo (Augusto), persuadendo per via de’ legali S M. a pigliar possesso di quello coll’armi, e scacciare l'eretico e perfido Giovanni ; il quale inteso questo, dubitandosi di perdere il regno, ritornò all’ubbidienza papale, e per l’errore commesso obbligossi per sè e per li suoi successori di pagare ogn’anno mille marchi d’argento alla Romana Chiesa; tributo che ancora oggidì si riscuote dal Collettore di Sua Santità. Gl’Inglesi lo dimandano denaro di S. Pietro, e per questo gl’inglesi, come feudatari, pigliano l’investitura dai Romani Pontefici (5). (1) Detto ¡1 denaro di S. Pietro, come l’Oratore stesso avverte più innanzi. (2) Giovanni sema terra. (3) Riccardo Cuor di Leone. (i) Nel 1199. (5) Il denaro di S. Pietro fu percetto in Inghilterra dal collettore apostolico sino alla Riforma. Un'idea della ripartizione di questo tributo l’abbiamo dalla seguente bolla di un papa Gregorio riportata nella cronaca di Grafton : « Gregorius Episcopus servus servorum Dei, venerabil¡bus fratribus Cant. et Ebor. arcbiepiscopis et eorum sulTrag., et dilectis fdiis abbalihus et prio-ribus, archidiac. et eorum oflìcialibus per regnum Angliae constitutis, ad quos istae literae pervenerint, salutem et apostolicam benedictionem. Qua-liter denarius Sancti Petri qui debetur camcrae nostrae colligatur in Anglia et in quibus episcopatibus et diocesibus debeatur ne super hoc dubitare con-tigat, presentibus fecimus annotar! sicut in registro Sedis Apostolicae conti-nelur. De Cant. dioc. 8'■ 18»- sler.; de Lond. dioc. 161. 10s- ; de RolTen. dioc. 51- 7». ; de Lincoln, dioc. 421- ; de Norwic. 211. 10«. ; de Elien. 5*. ; de Cicest. dioc. 81. ; de Winlon. dioc. 181. 0*. 8d. ; de Exon. dioc. 201- 5». ; De Wigorn. dioc. 10!. 5s. ; de Herford. dioc. CI. ; de Coventr. et Lich. dioc. 10*-5«. ; de Bathen. dioc. 12i. ós- ; de Saresber. 171. ; de Ebor. 111. ; 10s. Dal. apud urbem Veterben. decimo Kal. Maii, pontiGcatns nostri anno secondo ». Voi. Vili. 3