46 RELAZIONE D’ INGHILTERRA circa mille fanti, che tanti sono abbastanza, potendone poi far passare quanti ne volesse in due giorni. Il regno è un paese quasi tutto montuoso e paludoso , e 1’ aere è molto freddo, onde la terra produce poche biade, pochi frutti, e niente di uve, ma abbonda assai di pesce e di animali per il viver dell’ uomo, e specialmente di pecore, le quali danno linissima lana, ma poca se ne lavora in quel paese, conducendosi per lo più in Francia e in Danimarca, di dove vengono mandate nel regno quelle cose che gli sono di bisogno. Si divide quel regno in dodici vescovati ed in ven-tidue contadi, li quali sono così bene abitati, che per le esperienze le quali più fiate si sono vedute, quei Re hanno più volte fatti eserciti di più di trenta mila persone a piedi ed a cavallo, li quali per Io più sono stati fatti contro gli Inglesi loro naturali nemici; perciocché essendo il loro paese molto povero, e quello degli Inglesi molto abbondante, sono stati sempre soliti di far molte invasioni, e riportar grosse prede ; ed oltre a ciò dalli re di Francia è stata sempre fomentata la discordia, e con doni e privilegi concessigli hanno ottenuto che la loro amicizia è stata sempre anteposta a quella degli Inglesi. Di questa gente ne sono parte di selvatici, e quelli che sono li più civili o abitano le corti reali, ovvero sono ai confini d’Inghilterra. Sono molto osservanti della religione cattolica, nè fra di loro vi è eresia pubblica di sorte alcuna. È molto povero quel regno, come ho detto di sopra, onde 1’ entrata de’ suoi re non arriva a cento mila scudi. Le altre tre parti dell’ isola sono possedute dalla serenissima Regina d’Inghilterra come lo furono dalli suoi antecessori cominciando da Guglielmo il conquistatore, cioè dal 1067 fino al presente, essendo stata la corona sempre in quella discendenza, sebbene vi sono state molte guerre, e specialmente quelle che ebbero origine dai figliuoli di Edoardo IV, 1’ uno duca di York, dal quale ebbe principio