DI MARINO CAVALLI 129 (,Slulilweissemburg) e detto luogo di Cinque Chiese fosse guastato « disabitato, ritirando li contadini col loro avere nell’Ungheria superiore; le quali tutte cose furono concesse. Ma nel metterle in esecuzione si trovarono molti impedimenti , perchè nel fortificar le terre, li freddi, le nevi, e anco in parte il sito, non lasciò principiar se non al Marzo, e allora la fama della venuta del Signor Turco faceva che ognuno tendesse a pensare ad altro che a fortificare, oltre che non ci erano uomini che sapessero ben disegnare, nè gente che sapesse fare, di modo che questa parte fu mal negoziata, e peggio fu la parte dell’isolar e abbandonar li luoghi verso la Drava e Sava; perchè se ben li medesimi signori di quei castelli deliberarono in Possonia di ruinarli, quando si venne all’effetto ebbero un altro volere; e non è meraviglia, perchè rarissimo interviene che con la medesima costanza e gagliardezza d’animo si deliberi una cosa e si eseguisca, come fa questa Serenissima Repubblica, la quale spesse fiate ho letto e veduto, che non solo in fatto opera quanto delibera , ma accresce qualche cosa più. È vero che alla Dieta di Possonia non vennero tutti li grandi d’Ungheria, perchè al medesimo tempo il Frate di Varadino (1) aveva convocati tutti li Stati di Transilvania e d’Ungheria oltre il Tibisco per difendersi dal Karabogdan, il quale in grazia del Signor Turco, e anco per guadagnar qualche cosa, aveva assalito quei confini; pur con tutto ciò quelli tali ridotti con il Frate avevano deliberato d’attender a quanto per gli altri in Possonia fosse stato promesso (2). E perchè Y. S., parlandosi di questo negozio d’Ungheria, intenda più facilmente ogni cosa, giudico a proposito che ascolti prima in che (1) Il Martinuzzi, del quale l’oratore ha pallaio più addietro. (2) E ciò perchè eran sempre vive certe intelligenze d’accordo, come abbiamo avvertito da principio, non volendo l’astuto Frate suscitare al re Stefano ed a sé stesso maggiori difficoltà se la fortuna si fosse dichiarata pio-pizia a Ferdinando. Voi. Vili. 17