356 RELAZIONE DI SPAGNA canzia e all’ altre arti, che all’ agricoltura, lasciando andare il paese a pascoli e a boschi, come fanno anco gl’ Inglesi il loro: ed è più ricco per il gran traffico che ha con l’Inghilterra, con la Francia, con la Spagna, con la Germania, con l’Italia e con tutto il mondo, perchè serve a tutti questi luoghi di molte cose, e d’ altre molte è servito da loro, delle quali parte vanno distribuite per il paese, e parte son mandate in altre bande ; e fra le cose che di là escono e vanno per tutto il mondo, sono le tappezzerie , li panni e le tele, e nelle tappezzerie si vede ciò che può fare 1’ eccellenza dell’ arte, perchè siccome i maestri di mosaico lavorando con piccioli sassetti rappresentano diverse immagini di cose, così questi con minutissimi fili di lana e di seta non solamente adornano 1’ opera di varii colori, ma ancora fingono artificiosamente 1’ ombre e li lumi, mostrando i rilievi delle figure con quella misura che sanno fare i pittori più eccellenti. Questi traffichi adunque e quest’ industria portano continuamente in quei paesi le ricchezze dell’ altre parti del mondo , donde n’ ha potuto cavar l’Imperatore 24 milioni d’ oro in pochi anni, e il re presente una gran parte della spesa di quest’ultima guerra; perchè quando non fusse altro che le novanta insegne di fanteria, ed otto mila cavalli che s’ obbligaron pagare questi stati per il tempo che durava la guerra, con tutte le monizioni che fanno bisogno, ed oltre questo un corpò di navi armate per custodia di quei mari, è un aiuto così grande, che difficilmente si po-tria aspettarlo maggiore da altri maggiori regni. S’ aggiunge a questo la spesa della fabbrica e della guardia di tante fortezze in tempo di pace ed in tempo di guerra , le previsioni de’governatori, de’ministri e de’capitani, la spesa della corte e della casa di S. M., le quali tutte sono fatte da’ servizi estraordinarj, non avendo il re pur un ducato d’entrata propria d’ordinario in tutti quei stati; poiché