DI GIACOMO SOKANZO 51 ore come fa il mare, nè quasi mai inonda o cresce straordinariamente , e sino al ponte di Londra è navigabile per navi di quattrocento botti, delle quali se ne vede copia grande, che vengono con ogni sorta di mercanzie. Detto ponte di Londra congiunge la città, ed è fallo di pietra con venti volti e con botteghe dall’una e dall’altra parte, e sopra la riva del fiume sono fabbricati molti gran palazzi, che fanno la vista bellissima. Ma le ruine di molte chiese colli suoi monasteri, che già erano di frati e monache, fanno la città assai deformata. È molto abitata e si dice esservi anime centottanta mila. Ma sovratutto è molto mercantile concorrendo in quella li mercanti di tutto il regno, dalli quali, per privilegio concessa ai cittadini di Londra, altri non possono comperare che essi cittadini, onde in breve tempo diventano ricchissimi; e per li medesimi privilegi hanno anche nelle mani il governo della città, la quale si divide in ventinove arti, ovvero mestieri, ciascuna delle quali si elegge un capo chiamato l’Aldermanno, la quale elezione si fa solamente in quelle persone che sono stimate le più ricche, e dura il loro ufficio in vita; li quali Aldermanni, ridotte esse arti insieme, creano ogni anno uno che deve essere per quell’anno loro capo, addimandato il Mayor, col titolo di lord o signore, ed entra nel magistrato il giorno di San Simeone e Giuda, e quel giorno va alla corte e giura fedeltà al re, e poi fa un banchetto alli ambasciatori ed alli signori, e alli giudici della città, e ad altri in numero tale che in una stessa sala siedono a tavola più di mille persone servite tutte ad un tempo con bellissimo ordine. 11 detto Mayor si porta sempre innanzi la spada per privilegio concesso alla città per suoi meriti nel 1190 dal re Riccardo I. Il Mayor per ordinario tiene una onoratissima tavola a porta aperta, e per il meno spende in un anno scudi quattro mila del suo; in capo del quale anno suole per ordinario esser fatto cavaliere. Il carico suo principale è di aver cura sopra le