258 RELAZIONE DI FILIPPO II. condizione ornati di vestimenti, e le loro case da poco tempo in qua sono assai ornate di tappezzerie. Hanno in costume d’accarezzare molto li forestieri, e quando taluno venga a quistione con un terriero tutti lo soccorrono. Il principale loro vizio è la superbia , nella quale i Biscaglini avanzano gli altri, e generalmente si lasciano trasportare immediate dallo sdegno ed ira ; e mentre che intendendo a qualche fine si fanno vili, e pensano concetti e parole che facciano loro ottenere l’intento suo, quando non hanno oggetto sono contro ciascuno dispettosi. Si vantano di quelle cose che non hanno ; nei ragionamenti dicono arguzie più che altra nazione ; sono oltremodo impudenti, non avendo rispetto a prendere per moglie una meretrice ; insomma si può dire che i Castigliani molto assomigliano a’Napoletani, e li Aragonesi ai Lombardi. Si trovano studi in diversi luoghi dove si legge nel-I’ arti e nella teologia, e nel più le lezioni si dichiarano in spagnuolo ; ma il principale è Salamanca , d’ onde escono consiglieri, teologi, dottori, medici e uomini d’ ogni sorte. Hanno tre lingue tra loro diverse ; la bella è la castigliana. Quelli d’Aragona , Valenza e Catalogna l’hanno mista con la provenzale, e la biscaina è la più rozza e manco intesa dell’aragonese e della castigliana. Vivono intorno a sessantanni, e in Biscaglia si trovano vecchissimi uomini. Questa provincia può essere assaltata da quattro parti : dalla Francia , ma difficilmente per 1’ asprezza de’ monti e passi stretti; dall’Africa e dall’Inghilterra, per le spiagge e porti mal sicuri ; dal Portogallo con facilità, per esser tutta pianura ; ma per quanto sogliono dir tutti li Spagnuoli, la povertà, li monti e la sterilità sono la loro fortezza, perchè volendo un piccolo esercito entrarvi, facilmente saria scacciato, e uno grande moriria di fame ; e li paesani sono avvantaggiati, che con più facilità possono uscire. Quanto alle fortezze non ve n’ è altre di qualche con-