4 RELAZIONE D’ INGHILTERRA Nel mezzo di Ottobre del 1528, avuta grata licenza da Vostra Serenità, mi misi in cammino, ed in spazio di pochi giorni giunto a Lodi, dove si ritrovava Francesco Sforza Duca di Milano, fui insieme col magnifico Ambasciator Ve-nier per salutarlo ; e perchè il Signor Duca per l’indisposizione sua non prestava udienza ad alcuno, indotto ancora dal consiglio del magnifico Oratore, il quale scusandomi fece poi l’officio in loco mio con maggior comodità di Sua Eccellenza, e sforzato dal tempo pericoloso per 1’ esercito Cesareo de’ nimici, li quali continuamente scorrevano sino presso Pavia, continuai il mio viaggio, e con grossa banda di cavalli leggieri di Sua Eccellenza sicuramente pervenni a Castel Sant’Angelo non molto lontano da Pavia; alla quale approssimatomi, ritrovandosi ivi, non molto dappoi 1’ espugnazione di essa (1), l’Illustrissimo di Urbino, Generale di Vostra Serenità all’ esercito confederato, e presentendo la venuta mia difficile rispetto alli nemici, colla presenza sua la facilitò, e m’incontrò conducendomi sicuro nella città poco innanzi da lui gagliardamente oppugnata e presa : ed acciocché in parte fossi testimonio di cosi onorevole e lodato acquisto, volle che io quietamente entrassi per le batterie e ruine istesse da lui fatte, per le quali esso, vittoriosamente combattendo, riportò glorioso trionfo. Trattenutomi quivi quattro giorni, che così volle 1’ Eccellentiss. d’ Urbino, per cauzione maggiore dell’ esercito e mia, poiché io 1’ ebbi a nome di V. S. affettuosissimamente salutato, mi dette una banda di cavalli, colli quali passato il Tesino, riposassimo la notte a Voghera. Indi poi la mattina levati, in ordinanza di combattere marciassimo insino a Cassano, dove si ritrovava Antonio da Leyva con gran parte dell’ esercito Spa-gnuolo ; una grossa compagnia del quale, benché da noi (1) Pavia fu ritolta agl’imperiali dalle armi della lega il 19 Settembre 1528 capitanando i Francesi il duca di S. Polo, e 1’ esercito Veneziano il duca d’Ur-bino, Francesco Maria,