DI FEDERICO BADOIÌRO 189 considerazione che nel tempo che l’Imperadore e protestanti fecero la guerra se ne ritrovorno dall’ una e dall’altra parte da sessantamila, conciossiachè erano nel proprio paese, e tra questi molti che conducevano artiglierie, altri munizioni e vettovaglie, e n’ erano eziandio di Fiandra e dell’Ungheria, e furono dal Langravio fatte delle mostre doppie. Quanto all’ intelligenza del loro mestiero, in generale parlando, si può dire che male sanno cavalcare, nè sono alti a fare una scorreria , occupar un passo, passar una fiumara e simili cose, essendo di tardo intelletto e di corpo grave ; e si vede che detta cavalleria non va a proporzione fuori di Germania come la fanteria. È ben vero che sotto questo Imperadore per le tante occasioni di guerre sono stati più esercitati, e gli archibusieri, chiamati ferraiuoli, fanno buona riuscita e sono in molta stima. L’ armature loro nella bontà sono molto superiori a quelle d’ ogn’ altra nazione, ma non però ben comode, e de’ ferraiuoli alcuni si armano mezzi, alcuni con morioni solamente, e altri con un giaco e con la spada lunga e larga in punta. Portano li ferraiuoli quattro o cinque archibusetti davanti, di dietro, sotto la cintura e nelli stivali ; non vagliono però molto senza le lance. Li cavalli quando veggono il sangue s’inviliscono, e hanno tutli un trotto come gli uomini un passo ; corrono per la lena che hanno assai forte, e spronati contro l’inimico danno grand’ urto ; tirano calci, mordono e vanno dove 1’ uomo non vuole ; il che avviene perchè vengono tratti dall’ aratro e menati alla guerra. Sono quasi tutti di vita mediocre e grossi, ma quelli delli archibusieri hanno la testa sproporzionata, e le gambe che paiono zocchi. Sono possenti, ma durano pochi anni, perchè se in un giorno trovassero mille fiumi, mille volte dariano loro da bere, e se si fermassero mille volte all’ osteria, mille volte dariano loro la biada. Portano le selle basse con gli arcioni inforcati,