*571 gw.t mifaf. ytitrt’ Anturio Brt-gaJine tu- pi:.ine Ji 2iz DELL’ HISTORIA petti della muraglia , preparare le ritirate, fabricare nuovi cavalieri, & ridurre i vecchi a maggior perfezione ; & adoperando ugualmente le forze, & l’ingegno, niuna hora fi trapaifava da loro fenza fatica, niun giorno fenza nuove inventioni, & nuovi partiti. Fù tutta 1'artigliaria, della quale fondendone nuovi pezzi, s andava tuttavia accrefcen-do il numero, a quella parte delle mura condotta , dalla quale afpettavafi la batteria . Hebbe di ciò , come Capitano Generale dell’ artigliaria , particolar cura Luigi Martinen-go, Sotto al quale erano altri fei capi, che comandavano a tutti li bombardieri : talché ciafcuna cofa fi vedeva con gran-diflimo ordine difpoita. Apparecchiavano fimilmente molti fuochi artificiati da ufare in varii modi, i quali fatti da eccellenti maeilri, riufeironodi notabile giovamento. E per non ha' vere infieme a combattere co’ nemici, & con i proprii difa-gi, fecefi ulcire della città la gente inutile al numero di forfè ottomila perfone , le quali fenza ricevere da’Turchi alcuna offeia le ne andarono alli cafali , & fatta dapoi del rimanente del popolo la deferìttione , fi trovarono nella città fette mila huomini da fatti , cioè, tre mila & cinquecento fanti Italiani , gli altri Greci deferitti alla militia, parte della città, parte del contado: li quali in queite fattioni s acquetarono honoratiifimo nome d’ huomini fedeli , & valorofi . Queiti erano del continuo infiammati alla difefa della città , con fperanza di gloria, & di ampliflìmi premii ; nella qual cofa, come anco in ciafcun’altra, fi adoperava con grandiflìma diligenza , & con molta laude Marc’ Antonio Bragadino , il quale teneva all’ hora il grado di capitano di Famagolta , magi-llrato lupremo in quella città. Però crefcendo molto , per l’avicinarfi de nemici, il pericolo, il Bragadino con efficaciflìme parole cercò di confirmare gli animi de’ difeniori : dimoltrando loro , effere venuto hormai tempo di far conofcere il loro vero , & {ingoiare valore, al quale con generolo proponimento gli havea già molti mefi veduti difpolli. Niuna gloria nella età nojtra effere fiata da gente da guerra riportata maggiore di