1<)0 RELAZIONE DI FRANCIA Ita servitore più pratico delle cose del governo, nè più intelligente di lui, e però sopra di esso si appoggiano, come segretario , tutti gli affari più importanti di quella corona, e a lui è affidata la cura di tutte le cose fuori del regno, e anco di quelle che concernono la guerra dentro di esso ; sì che si può dire che tutto passa per le sue mani. Da questo nasce che non può far tanto, e vorria pur liberarsene, ma il re non vuole, e cosi vive sotto il peso di una fatica insopportabile ; e sebbene ha molli secretarj sotto di sè, bisogna però eh’ esso disgrossi il tutto, e le tante lettere, e così belle, che scrive il re per il mondo, sono tutte di suo stile, scrivendo egli senza dubbio meglio di ogni altro, quando vuole. E d’ingegno vivace e pronto, e come quello che è nato in questo servizio di secretario, nel quale ancora è stato il suo suocero, fa la sua carica in eccellenza. Quello che noi fa esser così giovevole come potria agli affari del suo padrone è l’esser stato della lega ; perchè essendo dal fu re insieme con molti altri ministri scacciato di corte , come partecipe della cospirazione de’ Ghisardi, si gettò da quel partito , e sebbene è ritornato , non gli è però tornata la medesima confidenza, e non ardisce molte volte ricordar delle cose che esso stimeria buone, dubitando che fossero intese in altro senso di quello ch’egli le dicesse ; e però va molto cauto e ritirato ; anzi a questa diffidenza e a questo sospetto particolarmente viene attribuito il consiglio , eh’ esso con altri diede al re , di pubblicar la guerra contro il re Cattolico, per volersi per questa via mostrar lontano c inimico di quella parte. È stimato dal re per la sua virtù incredibilmente, la quale in effetto è grandissima. Di suo patrimonio è ricco di 15,000 scudi d’ entrata , oltre al trattamento che ha dalla Maestà Sua, e altri donativi, i quali non si può dire a quanto ascendano, perchè in Francia è un proverbio che quattro secretarj di stato facciano un re. Ha un solo figliuolo che è al presente governatore di Pontoise, il quale S. M. fece quest’ anno cavalier del Santo Spirito a Roano. Con questo mi sono trattenuto quanto più abbia potuto, e da esso ho anco ricevuto dei favori, come di tempo in tempo ne ho dato riverente conto all’ EE. YV. Nel parlare e nel trattare procede ,