X PREFAZIONE ambasciatori dei di voi si stali d Italia, iti quella parte che risguarda i Veneziani, così si esprime intorno ai pregi delle loro Relazioni : « Qual dovizia di politica sapienza, di giudizj in « materie di stato, e di svariate cognizioni sia conte-« nuta in cotesti scritti, potrà particolarmente compren-« dorsi da chi legga le descrizioni delle qualità di Carli lo V , e delle intricate vicende politiche e religiose del « tempo suo, fatte da Gaspero Contarmi e Bernardo « Navagero ; le relazioni della corte e del paese di « Francia negli ultimi anni del regno di Francesco I, e « sotto i suoi successori che videro divampare sì lunga « guerra civile; il quadro della condizione singolare del-« l’Inghilterra negli anni in cui il cattolicismo ed il proli testantismo si disputavano la vittoria ; l’esposizione « del reggimento civile e militare degli Ottomani, che « nessuno esaminava più sottilmente dei Veneziani, ai « quali tanto importava la esatta notizia delle forze « esterne ed interne della Turchia. Superfluo sarebbe « poi l’encomiare i profondi giudizj sulle vicende itali liane, su gli stati Piemontesi, che sotto il governo di « Emanuele Filiberto, dopo lungo decadimento, col nuoti vo assetto fecero vittoriosa prova delle restaurale loro « forze; sopra Firenze negli ultimi giorni della Repub-« blica e sotto i primi Medicei, che ridussero a monar-« chia ciò che non era se non un agglomerato di Comuni « con leggi ed interessi spesso contrarj ; sopra Napoli, « sotto i viceré Spagnuoli e nei tempi del maggiore « svolgimento del pernicioso loro sistema; sulle piccole « corti di principi, la cui politica indipendenza si an « dava spegnendo ; finalmente sulla corte di Roma in « un’epoca luminosissima per la storia della Chiesa, « della cui stupenda operosità porgono ampie testimo-« nianze quelle mirabili Relazioni, che per numero, per