288 RELAZIONI* 1)1 FIRENZE Spagna , voleva anco ingerirsi nei negozj del re, di che ne fece motto all’ ambasciatore cattolico ; il quale all’ incontro scrisse a Sua Maestà che i negozj non sariano stati sicuri in mano del cardinale per essere persona dedita ai piaceri. Il re s’insospettì del cardinale quando Io vide unito strettamente al cardinale d’Este , di parte francese , e tanto più s’ augumentò il sospetto quando si effettuò il matrimonio della sorella naturale del granduca nel figliuolo di don Alfonso d’ Este. Con tutto ciò gl’ interessi di stato li faranno star uniti, perchè il re di Spagna ha bisogno di danari, i quali gli possono esser somministrali dal Granduca, e di fanti italiani, i quali si cavano dalla Toscana. Sa il re che per la quiete d’Italia è necessario tener i potentati di essa cosi bilanciati, che non s’uniscano fra loro e non s’accostino a’forestieri ; nella qual cosa essendo di gran momento il Granduca , procura di tenerselo confidente. Conosce infine che se il Granduca s’ unisse con la Chiesa a depressione delle cose di S. M., le sue forze in Italia resteriano divise, e gli stati separati, cioè Milano e Napoli, che sono intersecati dal corpo di questi due stati. Dall’altro canto il Granduca vede che il re sta pendente sopra il suo stato , potendo, mediante quei porli, condurre armata e esercito in Toscana e rinchiuderlo nei termini del suo stato, dalla parte di Lombardia per Milano, di Siena per Napoli, e di mare per le piazze marittime e per P armata. S’ avvede che, per sicuro stabilimento delle cose sue, bisogna che l’Italia sia quieta , la qual può esser perturbata più facilmente dal re Cattolico che da alcun altro. Ha fisso nell’ animo di ricuperare quelle piazze marittime , le quali non si potendo riacquistare con la forza, bisogna procurar di averle con la confidenza , con l’ossequio e col servizio. Sa che gli può esser mossa difficoltà sopra l’investitura di Siena per due cause principalmente, che sono esposte nell’ istromento di quella concessione ; 1’ una è che questi principi non si possano maritare senza il consenso dei re di Spagna, l’altra che siano obbligati a restituir quello stato quando sia a loro sborsala quella somma’ di danaro, che spese il granduca Cosimo nella guerra di Siena.