DI GIROLAMO LIPPOMAltO. 1579. 59 quella regina , che può ogni cosa col principe d’Oranges , come veramente tirato da una estraordinaria ambizione d’ esser re con effettuar quel matrimonio, se poteva, come ho detto da principio. Partita la Maestà Sua di Polonia (1), ed arrivata nel suo regno ereditario di Francia , e trovatolo in tanta confusione e calamità, conobbe di due espedienti uno essere necessario : o punire severamente il fratello, Navarra (2), il maresciallo di Momoransi (3) e quello di Cosse tenuto prigione dalla madre (4), e così armato andare contra il principe di Condè, il maresciallo Danvilla (5) ed altri complici d’ogni congiura in quei tempi ; o con un generai perdono assicurare ognuno, come cercò di fare, sebbene indarno. Poi, per maggiormente stabilirsi, stimò a proposito , tutto che altri vogliano per semplice sua satisfazione, unirsi talmente con la casa di Guisa , tanto allora inimica di quella di Momoransi, che di essa in ogni bisogno ed occorrenza potesse far sicuro capitale. Onde trovata di suo contento, ed a comune giudicio bella e virtuosa , e che non eccedeva allora 19 anni, madama Luisa di Lorena figliuola del fu duca di Vaudemont della medesima casa di quei signori di Guisa , la prese per moglie, facendola , come veramente meritano le sue rare qualità, regina di Francia. Nel primo anno divenne grossa , ma sopraggiunta da certa febbre, cercarono di liberarla dal male con diverse medicine che furono causa di farla disperdere; nè di poi si è potuta più ingravidare, onde vive in tanto mcrorc ed affanno, di- (1) Nel giugno del 1574. Veggansi le relazioni di Polonia da noi dalc nel Tomo VI della Serie I. (2) Enrico di Borbone suo cognato, che fu poi Enrico IV. (3) Francesco di Monlmorency primogenito del celebre contestabile Anna. Benché zelante cattolico, ebbe a temere per 1« propria persona all’epoca della St-Barlhelémy, onde ritiratosi nel suo governo di Linguadoca, si trovava a capo della fazione detta dei Politici all’avvenimento di Enrico III. Morì senza tìgli nel maggio di quest’anno 1579. (4) Artus di Cosse, fratello dell’ allora defunlo maresciallo di Brissac, caduto in sospetto di Caterina de’ Medici, c fatto da lei rinchiudere nella Bastiglia. Veggasi nel T. IV della Serie I la Relazione di Sigism. Cavalli del 1574, pag. 333. (5j Enrico di Montmorcncy, signore di Bamville, secondogenito del Conte-stabile, che vedremo, nella seguente relazione del Duodo, salire ad egual grado sotto Enrico IV.