356 RELAZIONE DI SAVOIA Savoia ; c ciò per una grandissima fertilità, che somministra abbondantissimamente il vivere non solo agli abitanti, ma ai confinanti ancora. Disegna bene S. A. d’introdurvi i negozj ed i commercj, ma non si può supporre in essi buona riuscita, con tutta l’opportunità che hanno quei popoli della navigazione del Po, del mare di Nizza, e della vicinità della Francia, col mezzo delle quali grandissime comodità potrebbero non solo estrarre dalla Francia e dalla Germania ancora quelle cose che loro mancano, e per le quali sono astretti a ricorrere a Genova e in altre parli d’Italia, ma incamminare di più i traffichi ed i commercj delle sete e delle lane, che con meno spesa degli altri potrebbono cavare dalla Spagna e dalla Provenza. E veramente non hanno quei popoli bisogno che dell’arte, avendo la natura supplito abbondantemente non solo nelle cose necessarie all’ uso umano, ma abbondato ancora in miniere così di ferro e di rame, come d’argento e d’oro. Cava S. A., in tempo di pace, da’ suoi stati intorno a 700,000 scudi d’entrata, gran somma certo rispetto a quella che aveva l’avo suo di 70,000 solamente, e che si è anco accresciuta in tempo di guerra fino ad un milione e mezzo d’oro , la quale si disegna di far passare in entrata ordinaria, se però potrà reggerla e sostentarla il paese consumato ed impoverito per modo, che le imposizioni ed esazioni eccedendo per molti le utilità delle rendite, si contenterebbero piuttosto di rinunziare il fondo delle loro entrate. Il modo in vero che hanno questi principi di provvedersi di danari, è grandemente ristretto, prima , per il mancamento ordinario che è di essi in tutto quel paese, causato dal non esservi negogj o traffichi di momento, e poi per non aver entrate di beni proprj e particolari, coll’ assegnamento delle quali potere come gli altri trovarne ad interesse, e finalmente perchè quando anco ne avessero, essendo quegli stati sottoposti all’armi ed alle spesse rotture delle due corone confinanti, difficilmente si troveria chi volesse avventurare i suoi capitali sopra cose poste in tanti anfratti ed esposte a sì frequenti fluttuazioni. E queste difficoltà si fanno anco in occasione di guerra tanto più grandi, quanto che convenendo, per le conseguenze di essa , andar