30 RELAZIONE DI FERDINANDO I l’ambasciatore nostro Mocenigo , residente appresso S. M., perchè non fussimo stati incontrali da alcuno di quella corte. Rispose che, due giorni prima che giungessimo , S. M. aveva messo in consulta quello che si doveva fare circa tal incontro, e che trovarono in certi loro cerimoniali che mai erano stati incontrati gli ambasciatori di re e di principi, eccetto se non vi fossero andati i re o principi proprj ; e per tal causa disse che nè anco noi fussimo incontrati. Nel ritorno nostro , in Clagenfurt andassimo a rallegrarci col re Massimiliano, dal quale fussimo incontrali sino alla scala, e con la bercila in mano ci acceltò, e fece sì gran segno d’allegrezza e d’ umanità insieme , che quasi ne confuse , non volendosi Sua Maestà mai mettere la bcretta in testa, nè camminare innanzi a noi, ma tenendoci uno per lato ne accarezzava tanto che era uno stupore. Esponessimo per nome di Vostra Serenità la nostra legazione, e ci allegrassimo con S. M. dell’ esaltazione all’ imperio dell’ imperator suo padre. Sua Maestà corrispose a quest’ oflìzio, e mostrò averlo avuto olirà modo caro, e ringraziando la Serenità Vostra, disse che sempre la terria fra’ suoi particolarissimi amici, nè mai si scorderia di quest’ uffizio. Questo re è giovine d’ anni 32 , assai bene disposto della vita sua. È liberalissimo, e se dal padre gli fusse permesso, doneria tutto quello che avesse. È uomo di natura sua dedito all’armi, sempre ragiona di fortezze, di eserciti, di combattere . d’espugnar città , nè mai si trattiene in altri ragionamenti che questi. È benissimo voluto da ognuno ed amato, sì per la sua liberalità e cortesia, sì anco per essere del tutto della fazione eretica. Questo signore si reputa perciò tanto, che non cede nè cederia punto al re Filippo suo germano e cognato , e non meno di lui aspira all’ imperio , e massime ora che ha il padre imperatore; ma potria essere che lui s’ingannasse d’opinione , perchè questo è il settimo imperatore di casa d’Austria, e questi elettori eretici, con tutto che lui segua la loro fede , non però hanno caro che l’imperio perpetui nella loro casa, essendovi massime di quelli fra essi elettori che non si reputano meno di lui, le famiglie de’quali hanno per il passalo •