DI PIETRO DIODO. 1598. 107 dovico XI, che li convocò solo una volta in vita sua a Tours , dove fece intervenire genti solo a suo gusto, per occasione delle guerre che aveva con Carlo ultimo duca di Borgogna , si è quasi affatto quest’ ordine dismesso. E dacché, specialmente dopo la morte del re Enrico II, incominciarono le cose del regno ad intorbidarsi ognor più, e la corruzione nelle genti a farsi ogni giorno maggiore, sempre più i re crederono non essere di lor servizio, e nè manco della loro corona, il mettere le deliberazioni di cose tanto importanti in mano di gente appassionata, come si vide chiaro negli ultimi tre, fatti tenere quasi violentemente al fu re, l’uno ad Orleans, c gli altri due a Blois ; perchè quivi, in cambio di tranquillar lo stato, ordinar la polizia, e stabilire il regno, non si procurò altro dalla gente trista, che d’intorbidar l’uno , disordinar l’altra , e metter l’ultimo in maggior confusione e pericolo. E se da Dio Nostro Signore fosse loro stato permesso di rovinarli, come essi erano paratissimi di farlo, al sicuro al presente di loro non si vedria altro che le reliquie. Sua Maestà essendo grandemente anch’ essa astretta di convocarlo , per trovar mezzo particolarmente di sostener la guerra contro Spagna e Savoia , e tutto che fosse molto tempo combattuta di non farlo per non perder la sua autorità e per 1’ altre ragioni dette di sopra ; niente di manco in (ine si risolse di adunarlo l’anno passato a Rouen. E per assicurarsi che non potessero esser mandate persone corrotte, le volle nominar lui in ogni provincia, e ad esse diede solo il volo consultativo ; lo chfi poi causò che non essendo questo a gusto de’sudditi, non potessero stabilir manco le cose concluse, o almanco effettuarle assolutamente. E questo sia detto per fine di quella parte che appartiene agli uomini di giustizia. Ora io passerò a parlare dell’ altra , che tanto importa , la quale è maneggiata dagli uomini di questo terzo stato, ed è l’entrata della corona. Questa è di due sorte, l’una ordinaria , e l’altra straordinaria. Ordinaria sono lutti i denari che si cavano dall’ordinarie imposizioni del regno, ed cslra-ordinaria le taglie, le quali di proporzione rispondono al sussidio che mette la S. V. nella Terraferma. È vero che que-