DI PIETRO DIODO. 1398. 153 modato questo punto, il quale doveva esser prima rapportato al re per aver il suo beneplacito, disse Sillery che dovessero guardar bene che Cental e Castel Delfino non venivano coin-presi in questo trattato per esser membri questo del Delfina-to, e quello del contado di Provenza. Di nuovo , per questo, si troncò quasi il filo alla trattazione ; tuttavia, avendo in questo tempo S. M. conquistala la Fera, e nel medesimo gli Spagnuoli Ardres, e quasi nello stesso gli Inglesi Cadice in Spagna , potendo e 1’ una e l’altra parte , eon l’interposizione di qualche giorno, veder grandemente alterate le cose a suo vantaggio , vennero facilmente in questa risoluzione, che il signor di Giacob (1) dovesse venir a S. M. per aver 1’ ultimo della volontà del re , e in questo mentre si facesse la tregua per altri due mesi. Andò questo signore a trovar il re a Gaillon (2), sette leghe discosto da Roano, e dopo avergli mostrato che quanto al serrar il passo a’ Spagnuoli non saria stato possibile , quando anco n’ avesse il duca avuta la volontà , rispetto al sito e qualità del paese, parve che di questo restasse il re assai quieto, come nel resto accettò il compromesso nella Santità Sua. Dopo si contese molto sopra le cose di Cental e Castel Delfino, dicendo 1’ ambasciatore che questi erano compresi nella libera rilasciazione del marchesato nel capitolo trattalo a Bourgoin , e che quando anco fosse stato stabilito che li dovessero aver in feudo , ciò doveva esser con le condizioni comprese nell’ islesso capitolo. Ma negando i Francesi di aver mai intesa la cosa per questo verso , come per temperamento, propose Giacob che anco questo punto fosse rimesso in Sua Santità, il che fu accettato dal re, e fu con un’ altra tregua dato tempo al duca due mesi per mandar la sua risoluzione. Questo fu a proposito per S. M. per veder come terminasse la risoluzione dell’assemblea, la quale già si cominciava a ridur a Roano, perchè da essa aveva da dipendere la deliberazione della guerra o della pace. Il signor di Lesdiguieres arrivò anch’esso di nuovo in questo tempo, e fece l’ultimo di potenza perchè S. M. (1) Guglielmo Francesco di Chabod. signore di Jacob, gentiluomo s.ivojardo. % Ciò fu il 9 ottobre 1596. Appendice.