22-2 RELAZIONE PI FRANCIA volta ni’ ha detto la principessa di Conty, gli umori del re e del conte sono così ripugnanti, che non è uomo che vi sappia trovar verso. Con questo principe io ho avuto comodità di conversar poco, per esser, quasi nel principio della mia ambasceria , uscito fuori di corte ; ma per quelle volte che ho avuta occasione di esser con lui, che sono state cinque o sei, a me pare veramente un degno pari suo, e ha in effetto un non so che di grande e di apparente, che il fa molto riguardevole, e sempre mi ha mostrato di essere verso V. S. mollo bene affetto. Con la madre ho trattalo assai più, e da lei sono anco sempre stato estraordinariamente favorito, e in effetto è signora da farne gran conto, e siccome ella ha avuto per sommo favore di essere visitala da me qualche volta , secondo le occasioni che ini si sono rappresentate come ministro della S. V., così anco sempre mi ha reso il debito, e ha sempre trattalo con me con grande confidenza, come di tutto ho dato riverente conto all’ EE. VV. Il sig. duca di Montpcnsicr, ultimo dei principi del sangue reale , è più giovane del signor principe di Conty e del signor conte di Soissons, perchè non ha che intorno 25 anni al presente. È grande di persona, di faccia venusta , e di corpo molto ben composto , sebbene dopo la rotta che ebbe dal duca di Mercurio in Brettagna , dove restò malamente trattalo dalle ferite , non è così della sua vita bene aitante com’era altre volte. Nel parlare e trattare è umanissimo e piacevolissimo , e conversa con gran modestia, in modo che è grandemente amato. Di beni di fortuna è ricco più che altro signore che sia in Francia, perchè è in fama di passare i 150,000 scudi d’entrala , ed ha di belle signorie, e tra le altre il principato di Doinbes, nel quale può batter moneta , quantunque il possa fare anco a Maliercs il duca di Nevers , a Sedan il duca di Buglione, il contado di Foix, la signoria di AIbret, il vescovo di Embrun , e la viscontessa di Tours, che è quella signora così celebre per bellezza e per virtù ne’ tempi suoi, che fu tanto amata, stimata ed onorata dai duchi di Guisa Enrico di Lorena duca di Bar, e morì, senza aver avuto lightoli , nel febbraio del 160'i.