DI GIROLAMO LIPPOMANO. 1579. 71 pre allevato questi suoi figliuoli con tal latte e inclinazione , come appunto essa dice, tenendo la S. V. per vero amico, e stimando con 1’ esempio e autorità sua di poter muovere tutti gli altri principi d’Italia secondo che potesse occorrere. Si aggiunge a questo, che il re tiene cosi fresca e onorata memoria delle grandissime dimostrazioni che ricevè in questa città (1), che non può saziarsi di predicarle del continuo con ognuno, sì come ogni giorno mi veniva riferto, oltre quello che con la viva voce ben spesso a me diceva. E poi che si fecer tante spese, vi è pur questo contento almeno, clic la cosa è stala molto ben conosciuta da quella nazione, e molto più dal re medesimo, del quale, per opinion mia, la S. V. si può promettere ogni ragionevole corrispondenza. Così piacesse a Dio di ritornar quel regno nel suo primo splendore c grandezza, e mantenere per lunghissimi anni in vita il re, come veramente dobbiamo per molte cause desiderare. Quello che farà di bisogno , per maggiormente conservare e augmentare quest’amicizia, sou certo che sarà degnamente eseguito dal clarissimo ambasciator Priuli (2), il quale diede tal saggio della sua molta prudenza e valore subito giunto in quella corte , confermando d’avvantaggio quanto io avevo prc dicalo al re, che aggiunto Io splendore delia sua casa , il che mollo imporla da per tutte le corti, ma sopra tutte in quella di Francia , la Serenità Vostra può star molto ben sicura che sarà trattalo qual si voglia importante negozio maturamente e con quei debili termini che si deve, e mantenuto insieme il luogo di questa Serenissima Repubblica con quella grandezza , dignità e onoranza che si conviene. Questo dico non per riguardo solito di ceremonia , ma per vero debito di coscienza , il che so esser molto ben conosciuto da tutte le Eccellentissime Signorie Vostre ; onde per questo non parlerò più oltre di sua signoria clarissima , poiché stimo superfluo il voler far testimonio di quelle cose che sono mollo ben manifeste ad ognuno. Venne con sua signoria clarissima un gentilissimo suo (1) Nel 1574, venendo di Polonia per passare in Francia, '2, Del (piale abbiamo dala la relazione nel Tomo IV della Serie I.