!18 RELAZIONE DI FRANCIA povera al presente, non vi potesse star oltre il tempo determinato per i suoi feudi. L’ordine de’quali feudi è oggi anch’esso molto alterato da quella ben ordinata »istituzione che da principio fu stabilita. Perchè venuti i feudatarj nel progresso de’ tempi in necessità d’impegnare e di vendere le signorie, nè essendo altri che avessero denari nel regno che gl’ignobili e quelli del terzo stato, che da loro sono chiamati roturieri, e massime i parigini, ottenne la nobiltà la permissione, che allora si chiamò grazia , di poter devenire a queste alienazioni. Ma la licenza è poi passata in abuso, e la grazia in disgrazia, perchè continuandosi più che mai in vender, alienar ed obbligar i feudi a questi, che non possono per la loro qualità prestar il dovuto servizio, sono ridotti i nobili abbienti in cosi poco numero, che quando oggi in Francia si potesse metter insieme 15,000 cavalli di gentiluomini, è comune opinione che 'saria quel più che si potesse fare, e forse non vi arriveriano. E questo dico quando il regno si ritrovasse in fiore, e non così al disotto coni’è al presente. In maniera che, per questa via, si va la nobiltà annichilando e gl’ ignobili dilatando ; e se le cose continuano così troppo più a lungo, quelli pareranno gl’ ignobili e roturieri, e questi si potranno dir gentiluomini e signori, se ben in effetto un roturiere non sarà mai nobile per aver compralo un feudo, come anco fu stabilito negli stati di Blois nel 1579 , se non sarà gentiluomo di razza , o non avrà sopra questo particolari lettere dei re, come hanno i parigini. E se ben qualche nobile, che ha avuta carica o comandamento sopra qualche piazza , o sopra qualche reggimento di frontiera, o qualche compagnia di cavalleria, si sia avanzalo ed arricchito , è molto maggiore senza comparazione il numero di coloro che si sono impoveriti ; e in line il grasso tutto, non altrimenti da quel che è solito esser fatto dalle gran pioggie, è stato da questo tempestoso e impetuoso nembo delle agitazioni civili portalo dall’alto nel terzo e più basso stato. Perchè stando gli uomini di questa sorte nelle città e terre forti, nè essendo stati così esposti all’avidità e rapacità de’ministri, nè alla rabbia e insaziabilità de’soldati, hanno avuto largo