200 RELAZIONE 1)1 FRANCIA di quello che le dice c opera il re, non ha occhi, nè orecchie , nè lingua per ridirlo a chi si sia ; c negli affari di stato , e che concernono il maneggio delle cose pubbliche , ella non si mescola mai, se non quando il re, tirandola a forza, vuole che se ne ingerisca ; ed ella, che benissimo conosce l’umore di S. M., in questo la serve per eccellenza. È vero che quelli che non l’amano dicono questo far per lei, per non esser troppo viva di spirito, e per star solo intenta agli affari suoi ; tuttavia questo è contrario a quasi tutte le dame di Francia nell’ universale, e a quelle della corte, e alle Piccar-de, come ella è, particolarmante ; e sebbene io sappia qualcuno aver detto, in occasione , questo concetto al re , tuttavia gli ha anco risposto che appunto cosi la vuole, avendola presa per maistressa ( maitresse) , o come diressimo noi altri per signora , e non per consigliera. Ha di lei un figliuolo nominato Cesare (1), che gli nacque l’annuo 94, e tuttoché i figliuoli de’Francesi per ordinario siano grandemente vivi ed accorti quando sono piccioli , questo però passa il segno, in modo che pare che conosca la condizione sua e di esser figliuolo di un tanto re, e per questo gli porta S. M. un amor incredibile. In modo che essendo persuaso da qualcheduno ebe , legittimato per susseguente matrimonio , potesse esser capace della corona, fece anco consigliar questo punto , ma non essendogli stato risposto al verso, al presente pare che più non vi pensi ; procura bene per ogni verso d’ aggrandirlo , perchè quando eravamo a Lione gli ha dato il governo di quella provincia, e quest’ anno anco quello della Borgogna e della città d' Amiens , raccomandato però al sig. di Viclle, come scrissi. Ebbe anco di lei una figliuola, che nacque l’anno 96, essendo noi a Roano , nel mese di novembre , la quale ha nome Enrichetta, che è il nome della signora duchessa di Nevers, che l’ha tenuta al battesimo, secondo il costume della corte, e al presente anco si credeva che fosse gravida (2). Quello che, tra tanto di bene che il re porla (1) Il Cesare Monsicur 9 del quale poc’anzi è stalo parola. (*2 Lo era infatti, e generò un allro maschio , che fu Alessandro cavaliere di Vandomo.