I iti RELAZIONE DI FRANCIA vava allora S. AI. ritornata dalla guerra della Franca Conica tutta distrutta e rovinata e senza un soldo, e le sue genti, per la maggior parte, o andate o licenziate, e in tanta miseria , che, come avvisai, un di non fu possibile di trovare 200 scudi per spedir uno in Bretagna per negozj importantissimi, e bisognò differire la spedizione. Anzi avendo S. M. fatta istanza ai mercanti di Lione perchè 1’ accomodassero di 20,000 scudi per terminare gli affari col duca di Umena , non potè manco ottenerli, e bisognò che si provvedesse per altra via, oltre all’esser stato ingannato da quelli di Besanzone, i quali per il loro riscatto gli diedero polizze su quella piazza per scudi 30,000 a diversi mercanti, che non vollero riceverle ; in modo che per ogni verso si trovava in estrema necessità. Dall’ altra parte aveva Marsilia ribelle, con dubbio che si desse agli Spagnuoli ; il duca di Epernon , che ad ogn’ altra cosa pensava che ad uscire dalla Provenza; il duca di Giocosa che teneva la metà della Linguadoca ; Nemours non ancora accomodato, e Mercurio con un terzo della Bretagna nelle mani. Di più, di'Spagna s’intendeva essere arrivata la flotta con venti e più milioni d’oro, la maggior parte dei quali poteva ben credere che dovesse esser impiegata a suo danno ; il cardinale Alberto d’Austria che se le passava in Fiandra con 5000 Spagnuoli, e in Italia esservi 3000 Urbinati c altri Lombardi che lo aspettavano ; il contestabile di Casti-glia trovarsi nella Franca Contea con le relique del suo esercito ; in Piccardia i nemici con molte forze aver preso Dou-lans, e stringere grandemente Cambray ; da Roma, come a me disse, non avere cosa alcuna della volontà del pontefice, nè quale dovesse essere la sua inclinazione ; tutte cose, le quali di ragione dovevano mettergli grandemente il cervello a partito, parendo quasi impossibile che potesse trovar modo di liberarsi da tanti pericoli ; e pure il trovò, e la fortuna I’ accompagnò anco in modo, che quasi il tutto gli riuscì felicemente. Il primo colpo , e più importante, fu la negoziazione della pace a Bourgoin con il duca di Savoia (1), per la trattazione (1) Col quale Enrico IV era in guerra per l’occupazione ilei marchesato di Sa-