Ul GIROLAMO RAMUSIO. 1397. 343 uomini d’arme sono tenuti aver armi di tutto pezzo , un corsiere e una addobbatura. I capitani non possono cassar gli uomini d’arme se non dichiarano la causa , la quale ha da esser conosciuta dallo scrivano di ragione, che è sopraintendente della cavalleria e fanteria. Non può l’uomo d’ arme vender il cavallo senza licenza del capitano sotto pena d’esser casso e perder il soldo. Al principio d’ aprile la scrivania di ragione suol espedir le patenti, e divider una compagnia in due e tre terre vicine, ove stanno i cavalli per due mesi all’erba, ed esse terre sono obbligate dar sessanta rotoli d’erba per cavallo fra il giorno e la notte. 11 mese di giugno si fa la mostra , e con polizza dello scrivano di ragione le compagnie sono mandate a diverse terre , che non siano lontane dal mare più di quattro o sei miglia ; le quali terre sono obbligate dare stanze, letti, stalle , strami ed utensili gratis. Sono anco gli uomini d’arme esenti dai dazj. Le compagnie ordinarie dei cavalli leggieri sono quattro , cioè di don Cesare d’Avalos , del duca di Gravina , del signor Carlo di Loffredo e del prior d’ Ungheria ; ognuna è di novanta celate. Queste compagnie costano al re, compresi gli alloggiamenti d’inverno, 38,696 ducati. Sono ancora nel regno trcntaquallro compagnie di cavalli leggieri dette della nuova milizia , ordinate dal Cardinal Granvela (1) ; ventitré sono di cento celate l’una, e undici, che stanno in terra d’Otranto , sono di cinquanta ; onde il numero di questi cavalli è 2850. I capitani delle compagnie sono eletti dal viceré, ed hanno assegnate le terre dove hanno da fare i soldati. Non possono scriver alcuno contro sua voglia, e i descritti sono tenuti aver le armi che hanno gli altri cavalli leggieri ordinarj ; non hanno soldo, e godono la metà delle franchigie degli altri cavalli leggieri. L’anno 1582, fu provvisto che non potessero esser descritti in questa milizia quelli che avessero più di 500 ducati d’entrata, e quelli che passassero sessantanni. Vi sono poi cento gentiluomini, cinquanta Spagnuoli e cinquanta Italiani, chiamati i continui (2) perchè sono obbligali alla guar- I) 11 Granvela gpyernò il Regnodall’ aprile 1572 al lùglio del'7o. (2) Veggasi addietro la noia a pàg. 322.