PREFAZIONE	XV
re Ferdinatulo I pubblicata nel 1835 (1 ) ; c Federigo di Haumer nelle sue Lettere Parigine per la storia dei secoli XVI e XVII (Briefe aus Paris ec.) ; e sir Enrico llellis nelle sue Original Leiters intorno le cose d’Inghilterra; e il Guizot nel suo celebre libro Della he-pubblica <S Inghilterra e di Cromwell ; e il Mignet in Antonio Perez e Filippo II, e in Carlo V al monastero ili Yuste. ; e il belga Gachard, intorno al quale dovremo trattenerci più innanzi, nella sua monografia di Don Carlos, c nei moltiplici lavori da lui condotti intorno la storia di Spagna del secolo XVI, in quanto specialmente si riferisce alle attinenze della medesima colla storia particolare della sua patria; e fra noi il Ro-manin, del quale tuttavia deploriamo l’immatura fine, nella sua coscienziosa Storia documentala di Venezia ; e il Mulinelli nella sua Storia arcana ed aneddotica d'Italia ; e il Ricotti nell’ egregia sua Storia della Monarchia Piemontese. Ai quali tutti dovranno aggiungersi d’ora innanzi quanti faranno argomento dei loro scritti la storia , generale o parziale, dei Ire ultimi secoli.
     Ma nessuno ha più di proposito e con più squisito discernimento saputo usare a illustrazione della storia moderna le Relazioni Venete quanto il celebre Leopoldo Ranke, che tiene oggi a buon drillo il primato fra gli storici della sua patria. La sua grand’opera Principie popoli dell’Europa meridionale nei secoli XVI e XVII (2), cominciata a pubblicarsi nel 1827, e della quale la Storia degli Osmanlidi e della Monarchia Spagnuola, quella dei Papi e degli Stali della Chiesa, quella di Francia principalmente nei secoli decimosesto e decimosellimo , non sono che le principali suddivisioni ; questi grandi lavori storici, diciamo, condotti principalmente dietro la
       II) Oeschichlc der Hcgicrung Ferdinand des Ersten cc.
      (2 Fürsten und Völker von Süd-Europa in XVI und XVII Jahrhundert