di Pietro Di:oi)o. 1508. 183 dal padre, dove alloggiò Carlo V imperatore quando di Spagna se ne passò in Fiandra per quel regno; il quale, tra le cose notabili che raccontò aver veduto, disse esser questa di un servitore che era meglio alloggiato del suo padrone. E questo basti quanto alla persona dei signor contestabile. Viene per secondo il signor di Sancy (1), il quale è un gentiluomo venuto da non molta fortuna, per la sua vir tù, al grado in cui si ritrova al presente ; e nascono di due sorelle egli ed il signor d’ Ariè ( Harlay ), che è il primo presidente di Parigi. Fu prima di roba lunga e cattolico, ma dopo l’avvenimento di S. M. alla corona, che allora era dell’altra religione, si fece aneli’ esso eretico , e quest’ anno poi è ritornato in grembo di Santa Chiesa. La moglie è stata sempre cattolica , e anco tre figliuole, che sono stale sempre allevate alla cattolica, anzi due di esse maritate in signori cattolici. I figliuoli però, che sono altrettanti, li faceva allevare all’ eretica , e fino a quest’ ora sono stati in Argentina (Strasburgo) ; ma al presente sono aneli’ essi ridotti. È il signor di Sancy uomo di età di 45 anni-, non molto grande di statura , va con barba rasa, che sarebbe grisa, e sarebbe assai amabile di presenza se non avesse gli occhi torli, eh’ ei tiene fissi al basso. Ha fatto di gran servizj al re , e si può dire che questo signore col suo ingegno e col suo cervello gli abbia conservata la corona in capo ; perché essendo stato molto tempo ambasciatore in Svizzera sotto il fu re, apprese la lingua alemanna , la quale parla benissimo come la sua naturai francese , e potè intender molto bene 1’ umore di quella nazione ; con i quali mezzi ha fatto de’ notabilissimi e segnalatissimi effetti, ed ha condotti a S. M. nei maggiori torbidi di quel reame , in diversi tempi, tre potentissimi eserciti, oltre a quest’ultimo sotto la Fera, quando ritornò di Lorena, parte di Svizzeri, parte di Raitri, e parte di Lanzichenecchi , senza quasi si può dir un soldo del re, contentandosi più presto di impegnarsi e di impoverir sé stesso, che abbandonar il servizio del suo padrone. E in effetto il suo è stato un gran gioco I) Piccola llarlay di Sancy. Appendice. 24