FÙNEBRE. is il qual con tanto apparato navale parea che minacciatte, a guifa d’un altro Xerfe, di por ceppi al mare , ónde al Tuo cenno non pur havettero ad ubbidir gli huomini , ma T acque, & i venti. Quefti fono quei veri Hercoli , che hanno domato fi fiero moftro . Di quefti convieniì con ben mille trofei farne la memoria perpetua. A que- ili inalzar fi denno le ftatue ne’ luoghi più celebri della città, perche a’ noftri figliuoli, & a quelli che verranno nelle future età, fieno quefte tutt’hora davanti gli occhi, non pur come fimolacri de’ corpi, ma come vere fembian-ze, & figure delle lor virtù; onde quafi da un continuo rtimolo fieno eccitati alla gloria, & s aifatichino per riu-fcir tali, che fieno ilimati degni di queile fomme dimo-ilrationi d’ honore, delle quali fi fono certo quefti oltre tutti gli altri fatti dignità mi. Percioche fe nuli’altra co-fa è più propria della vera virtù, che 1’eifer produttrice, & confervatrice de’fommi beni; qual altro farà al merito di coftoro eguale , poiché ogni maggior noftro bene n hanno non folo confervato, ma tanto accrefciuto ? Cadeva la publica riputatione : l’hanno foftentata, & più in alto riporta . Ofcuravaii l’antica gloria : non pur le hanno conlervato il primo Iplendore, ma rendutala più bella, & più lucente. Soprafta vano d’ogni parte fommi pericoli : gli hanno aificurati , & cangiati in grandiiTime fperanze , infegnandoci col lor ettempio , che i Turchi non fieno inoperabili, come erano per 1’ adietro {limati ; anzi che la moltitudine de gli huomini, & la copia delle ricchezze conviene ubbidire alla virtù. Però fi può dire , che , come nel principio di quefta guerra , tramontando per noi il iole n haveva lafciato quefto tempo in una notte perpetua; cofi hora la virtù di coftoro , quafi vero & vivo fole, habbia recato il più bello, e’1 più lieto giorno , che mai per lo pattato vedette quefta città . Onde la terra ancora fentendo il vigor di quei raggi tutta s infiora, & verdeggia in ogni parte , quafi eh’ anch’ ella infieme con noi fi rallegri, feoprendo le fue maggiori bellezze nella ftagione, che più nafeonder lefuole. La qual