DI FANTINO COKKARO. 1598. 375 denti da altri che da loro, e più difficili ad esser maneggiate per quei carichi di vescovati o d’ altro che potessero esercitare, e per non introdurre con questa occasione un seminario di rotture con la Sede Apostolica. Oltre che, come mi diceva il signor duca, vengono di questo modo privati i principi secolari dei loro sudditi, c talvolta dei migliori, più esperimentati c più pratici dei governi, e per conseguenza più idonei a servirli come vassalli e confidenti, e più atti a disservirli come alienati e diffidenti. Conserva ben S. A. verso la Santa Sede grandissima riverenza ed osservanza, cosi per rispetto della religione, della quale è zelantissimo come per l’utilità che ne cava col mezzo di decime e di sussidj, c per l’opera che ha continuamente interposta S. S. per le cose del suo accordo ; e però tratta e comunica con molta confidenza col nunzio, che è 1’ arcivescovo di Bari, col quale ho conservata quella buona corrispondenza che dovevo, come ho fatto ancora col signor ambasciatore di Spagna, e con questo tanto più, quanto più inilitavan con esso quei rispetti ed interessi che sono benissimo noti a questo Eccellentissimo Senato. Dell’ Imperatore (1), sebbene se gli mostri il signor duca dipendente e confidente , così per esser principe d’Imperio come per l’autorità che ha di vicario imperiale, tuttavia per i titoli che vorrebbe , e che non ha potuto nè può ottenere , non resta S. A. ben disposta verso S. M., nè S. M. ben sodisfatta di S. A., principalmente per non aver mai potuto ottenere in questi suoi bisogni urgentissimi della guerra turchesca aiuti di sorte alcuna, nè meno l’ordinarie contribuzioni, stimando Cesare che il debito di feudatario, e 1’ ossequio di principe d’imperio dovesse prevalere a tutti gli altri rispetti di bisogni e necessità nelle quali si potesse ritrovare 1’ A. S. La quale continuando in quello che faceva il duca suo padre, non tiene ambasciatore a quella corte, sia per rispetto delle differenze di precedenza che ha coi principi di Germania , e per il luogo che fu dato a Fiorenza , sia per mostrarsi anco più che può libero c indipendente dalla corona imperiale. Resta ch’io rappresenti l’animo ed intenzione di S. A. ver- (1) Rodolfo II.