332 RELAZIONE DI NAPOLI Eugenio, e si chiamava re di Sicilia di qua dal Faro. Dopo quattr’ anni fu scacciato da Alfonso I d’Aragona , il quale dal sopradetto Eugenio fu investito re delle due Sicilie, e questo fu l’anno 1442, nel quale gli Spagnuoli entrarono nel regno. Gli successe Ferdinando I, suo figliuolo naturale, l’anno 1458, e fu investito da Pio II. A costui, l’anno 1494, successe Alfonso II suo figliuolo , il quale fu investito da Alessandro VI ; ma temendo lui la venuta di Carlo Vili re di Francia, erede di Lodovico XI, lasciato erede da Carlo d’Angiù, che fu crede di Renalo sopradetto, rinunciò il regno a Ferdinando li suo figliuolo , sperando che , munito e difeso dall’amor de’sudditi, potesse far resistenza a’ nemici. Ma alla potenza francese fu forza che il tulio cedesse, onde Carlo s’impadronì del regno, e n’ebbe l’investitura da Alessandro VI. Si spaventarono i principi d’Italia di tanta e così facile vittoria; onde conspirarono tutti contro Francesi, e Carlo prese partito di ritornar in Francia, lasciando il regno con conveniente presidio. Dopo la partita del re, venne a Ferdinando ardire e speranza di ricuperar il regno ; il che non difficilmente gli riuscì essendo aiutato e favorito dall’armata dei Veneziani, a’quali diede per pegno delle spese le città di Mola, Brindisi e Otranto. Ma Io godè per poco perchè presto morì ; e gli successe Federico, fratello di Alfonso suo padre, il quale fu investito da papa Alessandro VI. I quattro ultimi Aragonesi s’intitolarono re di Sicilia di qua dal Faro. Lodovico XII, dopo la morte di Carlo VIII, successe nel regno di Francia e nelle ragioni di Napoli, del quale avuta l’investitura dal pontefice, convenne con Ferdinando il Cattolico, figliuolo di Giovanni fratello carnale di Alfonso I d’Aragona , di scacciare Federico dal regno, con patto che a Lodovico restassero Napoli, Gaeta, Terra di lavoro e l’Abruzzo, e a Ferdinando la Calabria e la Puglia. E così fecero, l’anno 1501 ; ma poi, nell’ anno 1503 , Ferdinando , col mezzo del gran capitano, scacciò i Francesi da tutto il regno, restando totalmente disfatti alla Cerignola, e Ferdinando fu investito del regno da papa Giulio II, che ridusse il censo in una sola chinea bianca ; e. allora Ferdinando e suoi successori si chia-