DI FANTINO CORRARO. 1598. 381 c quando andavo a vederlo mi dimandava ogni volta di qualche particolare di essa, ed io, col fargli venir di quelle cose che sapevo esser a gusto suo, ho procurato di andar conservando ed accrescendo questa inclinazione e questa curiosità, sapendo quanto importasse in quella tenera età farlo imbevere di questi concetti per questa via, la quale però non distinguevo dagli altri principi suoi fratelli, perchè sapevo esser tale la mente delle Loro Altezze. Io me lo aveva insomma reso così affezionato, che oltre che passava da sè stesso a ricercarmi ch’io gli facessi venire quando una cosa e quando l’altra , ha voluto anco al mio partire donarmi il suo ritratto, e ricercarmi di mandargli quello della Serenità Vostra, oltre alcune altre cose che sogliono essere di suo gusto (1). Comincia il signor duca a pensare di dar partito e trattenimento a tutti, come è di ragione. 11 secondo che è Vittorio Amadeo (2) , e il terzo che è Emmanuel Filiberto , disegna di mandarli in Spagna e di lasciar di essi la cura al re, il quale ha già provveduto ad uno col priorato di Castiglia che ha grossissima rendita, oltre le entrate di tanti anni vacate e raccolte a beneficio di esso. II principe Maurizio, che è il quarto, disegna d’impiegarlo in cose di chiesa , e già vien allevato con questi concetti ; e sebbene non ha più di quattro anni, dice però di voler essere presto cardinale, del qual abito Io fece un giorno il signor duca vestire con grandissimo suo gusto (3). Impiegherà l’altro o alle medesime prelature o alle armi, e cosi avrà provveduto a tutti (4). Le principesse poi si disegnavano già una al principe di Spagna, una al principe di Condè, una al primogenito di Firenze, una al primogenito di Mantova, per gettare i fondamenti della neutralità sua tra i due re, e della buona intelligenza tra i due duchi (5). Vi sono poi i fratelli naturali del signor duca ; don Ama- (1) Premorì al padre nel 1605. (2) Che poi successe al padre nel 1630. (3/ Fu effettivamente cardinale, ma poi dimessa la porpora , sposò, nel 1642, Luisa di Savoja sua nipote, e morì nel 1657 in età di 64 anni. (4) Questo quinto figliuolo fu Tommaso principe di Carignano, stipite del ramo ora regnante della casa di Savoia. (5) Di questi quattro progetli di matrimonio non si verificò che quello col duca di Mantova.