226 RELAZIONE DI FRANCIA della quale non ha mai voluto saper cosa alcuna , come avvisai, e l’ho detto altrove. Il re, che è in mezzo tra i parlamenti e il pontefice , per ogni via, per non intorbidar le cose, procura , dove può, dar soddisfazione e all’ una e al-l’altra parte, e in tutte le occasioni predica anco l’obbligazione che, come re cristianissimo e cattolico, ha alla Santità Sua ; e quanto più stimerà che sia manco affezionata a Spagna, tanto più le porterà amore. All’imperatore (1) non può aver troppo affetto Sua Maestà , e basterà solo dire che è della casa d’Austria, cognato e nipote del re di Spagna, senza considerare che da quella parte non le è venuto mai altro che pregiudizj , così nei tempi antichi, per rispetto delle cose della precedenza, come al presente , per aver sempre l’imperatore favorito le levale d’Alemanni fatte dal re cattolico, ed impedite le sue. Tiene però Sua Maestà strettissima intelligenza con tutti i principi e città protestanti di Germania , e con tutti quelli in somma che conosce non dipender nè esser troppo bene affetti alla casa d’Austria, perchè da questi, secondo le occasioni , e innanzi e dopo il suo avvenimento alla corona, ha ricevuto, e può ricevere, notabilissimi servizj , così di gente come di denari. L’amicizia poi che ha con !a regina d’Inghilterra è un amore eh’è tutto fondato sull’utile e sulla necessità, perchè, questa cessata, quanto a me credo che ve ne saria poca, essendo grandi le cause degli odj che devono essere tra 1’ una e l’altra nazione, delle quali si legge che dal 1012 fino al 1558 , che è lo spazio di 540 anni, abbiano avuto 60 guerre tra di loro ; nè tralascia anco la regina, come hanno fatto i suoi predecessori, d’intitolarsi regina di Francia e d’Inghilterra. Ha aiutalo il re, non è dubbio, e si può dire che in questi torbidi gli abbia conservato la corona in testa, e massime quan-d’era ridotto a non aver soccorso di viveri da altro luogo che da Dieppe, senza i quali saria al sicuro slato necessitato o di restar prigione dei ligarj, com’ era ogni dì atteso quasi con certezza da quelli di Parigi, ovvero di passarsene in Inghil- 1) Rodolfo II.