48 RELAZIONE DI FRANCIA importare mezzo milione d’oro ; e sebbene le rendite di chiesa solevano essere più di cinque milioni d’oro, tuttavia hanno ricevuto grandissimo danno dalle diverse vendite di beni fatte, con permissione del papa, negli urgenti bisogni delle guerre passate, oltre la gente d’arme che del continuo li rovinano, con molte altre usurpazioni ancora degli Ugonotti e malcontenti , che nelle discordie civili, già da vent’ anni si può dir continui, si sono fatto lecito di pigliar non solamente l’entrate ma i fondi ancora ; talché mi é stato affermato da chi aveva i conti in mano, quello che forse sarà difficilmente creduto, e pure è vero, che il clero ha pagato da poi le guerre civili in qua , più di 80 milioni di franchi, che sono presso a 30 milioni di scudi ; e quel che è peggio, non é andato in borsa al re la quinta parte di essi, per le incredibili estorsioni e spese d’ ¡numerabili esattori e ministri (i). Le taglie vecchie ordinarie per tutto il regno ascendono alla somma di tre milioni d’ oro ; le nuove aggiunte alle vecchie ne portano d’ entrata un altro. Vi è il dominio, o patrimonio del re, che consiste in boschi, censi, feudi, laghi, fiumi, e simili cose, che può importar intorno a due altri milioni d’oro. Vi sono ancora molti dazj sopra il vino, pane, spezierie, drappi di seta e altro, i beni de’forestieri e altri che vengono a morire senza eredi ; in modo che, comprese tutte insieme, l’entrate del re possono ascendere alla somma de’ ventidue milioni di franchi, che sono più di sette milioni di scudi. Queste entrate si può dire che siano quasi tutte impegnate ed obbligate. Le decime del clero sono assegnate a fondi vecchi, e gran parte delle gravezze ordinarie vecchie e nuove poste in tenuta della casa di Parigi per il fondo e interesse degli otto e un terzo per cento. Il dominio è impegnato a diversi particolari, onde quello che resta è così poco e mal dispensato, mercè di sei mila e più fra tesorieri, finanzieri, ricevitori, controlori, e altri ministri subordinati a questi, che pur tutti vogliono vivere con le famiglie loro, che d’un mi- (I) Sopra queste favolose dilapidazioni si distende molto più il Duodo nella Relazione che segue.