AVVERTIMENTO Questa che ora pubblichiamo è la seconda parte della Relazione di Borgogna da noi data nel Tomo 1° della Sorie 1a; la quale seconda parte non è venuta a nostra cogniziono elio assai tempo dopo la pubblicazione della prima, e si aggira esclusivamente intorno all’argomento indicato nel titolo che noi vi abbiamo apposto. Il Quirini, nella breve dimora fatta in Ispagna in occasione di avervi accompagnato Filippo di Borgogna, divenuto re di Castiglia in morte della suocera Isabella la Cattolica, non perdette di vista gl’ interessi commerciali della sua patria , i quali incominciavano a patir detrimento, e ad esser minacciati di peggio, dalla scoperta delle Indie Orientali, che faceva passar in mano dei Portoghesi il monopolio delle spezierio, del quale avevano fino allora goduto i Veneziani provvedendole per la via dell’Egitto e della Siria, che ora veniva a rimanere esclusa per la diretta navigazione dei Portoghesi. Cercò quindi il Quirini di prenderò quanto più esalta informazione gli fosse possibile di quel nuovo commercio cosi fatale agl’ interessi della Repubblica ; e sebbene non potesse dissimularne a so stesso l’importanza, si studia nel fine della sua Relazione d’indagare come fosse sperabile che avesse in breve ad arrestarsi. Ma dopo aver pagato questo tributo di affetto alla patria, prudentemente conclude che, ancorché queste ragioni abbiano qualche colore di verità , non è però da fermar visi, anzi dubitando il male mentre si spera il bene , far quelle provvisioni che saranno giudicate in simil materia le migliori. La novità dell’argomento induce il Quirini in qualche errore, specialmente geografico, che noi siamo venuti rettificando, non senza accrescimento di difficoltà per la pessima scrittura dell’apografo del quale abbiam dovuto valerci.