1)1 PIETRO DIODO. 1598. 205 di essa l'osse dato uno schiaffo ad un paggio ovvero ad un lacchè. Onde ebbe gran ragione quello spagnuolo interrogato a Roma, dopo la sua liberazione, della natura del re, di risponder che era un Dio in perdonare, e un diavolo in combattere. E sebbene quest’ esempio che dà di sè è cosa di sommo momento, è però vero per l’altra parte, che questa è cosa che sarà ben desiderabile e da lodarsi in un soldato e in un privato capitano, ma non già in un gran re com’è la Maestà Sua. Ella il conosce, e se ne scusa, e come disse a me a Lione, non ha altra moneta con che pagare i suoi soldati che il suo medesimo esempio, il quale se mancasse, verreb-bono anco a mancargli le forze e il modo di potersi difendere , nè vi saria gentiluomo che si mettesse la corazza indosso , se prima non vedesse armato il re ; in modo che S. M. è stata molte volte necessitata di farlo in queste guerre, e di patire , sebbene non era bisogno ; in modo che , considerata la necessità, e contrappcsata diligentemente col pericolo, non si può far di manco di non laudarlo. Non fu mai capitano che sopra il luogo sapesse meglio elegger il campo della battaglia « nè ordinarsi, di lui, e sul punto istesso conoscer da qual parte bisogni dare per aver la vittoria ; e questa virtù particolarmente gli ha fatto guadagnar tanti fatti d’ arme, e condurre a fine tante pericolose imprese. Ed è stato sempre cosi accompagnato dalla buona ventura, che veramente è cosa meravigliosa , in modo che sono molli in Francia, i quali affermano aver veduto per aria uno vestito di bianco, che nelle pugne lo assiste e lo difende ; ed in effetto le cose che ha fatto hanno più del divino che dell’ umano. E mi trovai io un giorno a dire a madama sorella del re, che S. M. faceva cose per le quali metteva la sua vita in pericolo, con certezza di non riceverne alcun onore, perchè erano cosi grandi che i presenti, che le intendono, a pena le credono, e i futuri, che le leggeranno, affatto non le crederanno. Si diletta S. M. della musica infinitamente, e l’ha eccellentissima cosi nella cappella come nella camera. Nel fabbricare poi ha parlicolar gusto e cognizione, e quello anco in che merita maggior lode, è che fa appunto il con-